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OSIRIDE E GESÙ

Fonte: Edicolaweb

Indagando sul culto di Osiride ci ritroviamo ad inseguire vicende che legano i quattro angoli del mondo in un comune denominatore. Il culto di Osiride inizia circa quattromila anni fa e vede i suoi albori ad Abido nel 2300 a.C. Questo Dio raggiunge una popolarità tale da far dimenticare il predecessore. Il nome deriverebbe da quello del Dio ariano Asari, noto come Asar; un Asa, un abitante del paese degli Asar, l'antica Asia; vocabolo derivante dal fenicio Asir e dallo scandinavo Aser.
Asar, detto dai Greci Osiride, è l'eroe di un dramma che si svolge in una grande isola circondata da canneti, nel cuore del "grande Mare Verde", una storia narrata da Marthe De Chambrun nel suo "Empervier Divine".
Asar, come Osiride, verrà crocifisso e smembrato da suo fratello Set o Tifone. Zeus, Giove per i romani, combatté con Tifone (Typhon) un serpente, sul monte Casio (Sinai). Per gli Ittiti, Hurriti e Sumeri si tratta di Teshub, dio del tuono, che lottò contro Yanka, il serpente. Secondo i fenici il dio era Baal; dio solare del quale diremo più avanti.
Per gli Amurriti fu Adad, dio delle tempeste, a lottare contro Yam e Mot. Fu sconfitto e sua sorella Anat, innamorata di lui, lo risuscitò dopo aver ucciso Mot. Questo ci riporta a Osiride, ricondotto in vita da Iside.
Per l'Egitto Osiride è il "Maat", il "Signore di giustizia", il "Signore Santo", di cui ci parlano i papiri di Ani, il Libro dei Morti di Hunefer (British Museum). Questi scritti raccontano del serpente umano Sata, dei Figli delle tenebre, della passione del Dio dopo una cena, durante la quale, guarda caso, viene distribuito il pane e le carni consacrate nel suo nome di "Signore del Cibo Divino" ("Piramide di Teta", pag. 214, edizione Maspero).
Osiride, in greco Busiris, proviene da Dedu. A Menfi spodestò Sokaris e ad Abidos divenne il signore del regno dei morti. Raffigurato come una colonna spezzata nel punto del capitello.
Dio dell'ordine naturale, accompagnato da Anubis e dalla coppia Up-Nat, unificò la IX provincia che prese il nome di "Casa di Osiride" ,oggi nota come Abusir.
Il papiro di Hunefer, cap XVII; la piramide di Unas e gli scritti di Maspero ci portano a conoscenza che i Figli delle tenebre vogliono disfarsi di Osiride. Egli è consapevole che è arrivata la sua ora, ha vissuto tutta la sua vita ed ha paura di avviarsi verso le tenebre.
Nel papiro di NU (Nu era considerato l'oceano cosmico) si legge: "Io sono il vostro Signore. Venite a prendere posto tra le mie file. Io sono il figlio del vostro Signore e voi mi appartenete per mezzo del padre divino che vi ha creato. Io sono il Signore della Vita." Impressionante collegamento con Gesù che ripeterà le stesse parole 2300 anni dopo. Come Gesù anche Osiride viene crocifisso su di un patibolo formato da un tronco di sicomoro, su cui è posta orizzontalmente un asse: il "Tau".
Le mani e i piedi vengono legati al tronco.
"Omaggio a te sicomoro gran patibolo, compagno del Dio. Il tuo petto tocca la spalla di Osiride" (Piramide di Pepi II).
"Io sono venuto e ho tolto questa cosa oltraggiosa che era su Osiride. Ho posto la corona Atef al posto della corona Ureret. Ho alleviato il dolore, ho sostenuto il supporto dei suoi piedi" (Papiro di Ani cap.CLXVII).
Lo stesso patibolo, la croce, accomuna Gesù e Osiride allo stesso destino di Krishna, un dio orientale, la cui vita è il tema dominante della Bhaagavad Gita.
"Krishna è venuto sulla terra (Gesù disse: io non sono di questa terra) per cancellare i peccati del Kali-Yuga (età del ferro), per prendere su di se i peccati che opprimono l'umanità. Compiuta la sua missione egli è tornato in cielo indicando la via a coloro che gli sono fedeli". Tanto è scritto nel Bhaagavad Purana 11, XXXI, 5, 6, XXXVIII, 10.