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Da K a Q - L'avvento del multirealismo (I)

Virus e Finanza #9

Il fenomeno dell’immigrazione (in)controllato di massa da Africa e Medio Oriente verso i paesi industrializzati non è limitato al continente europeo ma, soprattutto attraverso la politica dei “democratici”, si estende al territorio degli Stati Uniti d’America. Molti oltre oceano hanno criticato il presidente uscente Donald J. Trump durante il corso della sua presidenza per una politica iconoclasta, disfattista, estrema. Ma oggi, subito dopo il teatrino dell’ “assalto” alla Capitol Hill a Washington, DC, si deve prendere atto che settanta milioni di americani che continuano a rimanere fedeli al presidente uscente osteggiando apertamente il nuovo eletto (?) non possono essere liquidati semplicemente con termini quali cospirazionismo, fanatismo o ignoranza. Il numero è troppo elevato e merita attenzione e considerazione assoluta. Forse sovverrà a qualcuno che il lavoro che Trump ha effettuato durante la sua leadership americana era duplice. Da un lato, quello pubblico di guida della sua amministrazione per un’America protezionista, nazionalista e progressista. Dall’altro, quello più oscuro di tagliare ponti con certe organizzazioni internazionali, certe elite, certe alleanze più o meno chiare. E quello che ha iniziato Trump (e le entità che lui rappresenta) è ancora solo all’inizio, confuso e poco credibile, fino a quando ogni velo che nasconde attualmente la realtà di fatti ed eventi sarà strappato. Allora apparirà tutto chiaro: il ruolo delle organizzazioni internazionali, il ruolo della moneta, il ruolo del sistema finanziario, il ruolo della democrazia, il ruolo dei media (social e non), della scienza medica, ecc.

Se Kalergi scrisse (
vedi articolo precedente, La "cura" del Piano/K) che

L’uomo del futuro sarà di razza mista. Le classi e le razze di oggi scompariranno gradualmente a causa della mancanza di spazio, di tempo e di pregiudizio. La razza negroide-eurasiatica del futuro, simile in apparenza agli antichi egizi, sostituirà la diversità delle genti con una diversità di individui. Invece che distruggere il giudaismo l’Europa, contro la propria volontà, ha affinato ed educato queste genti portandole al loro futuro stato di nazione dominante...come popolo, gli ebrei vivono l’eterna lotta della
quantità contro la qualità: gruppi inferiori contro individui superiori; maggioranze inferiori contro minoranze superiori.

In questo articolo
(diviso in due parti) vorrei esplorare la visione di Kalergi dal punto di vista americano e alla luce del movimento sempre meno cospirazionista e sempre più interventista di “Qanon”, perché li considero intimamente collegati sia nell’origine culturale che nell’implementazione sociale.
Al tempo di Kalergi, subito dopo la Seconda guerra mondiale, sia Roosevelt che Churchill mostrarono un chiaro apprezzamento per l’ideologia del nobile austro-giapponese. Nel 1946 Churchill disse, nel corso di un intervento a Zurigo:

Dobbiamo creare una sorta di Stati Uniti d’Europa. Molto lavoro è stato fatto su questo con lo sforzo dell’unione Paneuropea che deve così tanto al conte Coudenhove-Kalergi. La struttura degli Stati Uniti d’Europa, se costruita veramente e bene, sarà tale da rendere la forza materiale di ogni singolo stato meno importante. Le piccole nazioni conteranno come quelle più grandi, e saranno onorate per il loro contributo alla causa comune

E, naturalmente, nacque l’Europa.
Progressivamente nel corso dell’ultimo decennio abbiamo visto come l’Unione Europea sia stata attraversata, nel suo inesorabile declino, dal fondamentalismo islamico, dalla migrazione afro-mediorientale, dal MAGA di Trump e dalla Bexit di Johnson.