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Thunderbird, uccello di tuono |
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Diego Antolini |
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Con il termine "Thunderbird"
o Uccello di Tuono si intende, in criptozoologia, creature alate di
grandi dimensioni, generalmente identificate con il Thunderbird della
tradizione dei nativi americani.
Il nome
deriverebbe dal suono, simile al tuono, che lo sbattere delle ali di
questi uccelli produrrebbe, oppure dalla sua migrazione
settentrionale verso il Nord-Ovest del Pacifico, in primavera o
durante la stagione delle piogge.
Simili criptidi
avvistati nel Vecchio Continente sono invece definiti "Rocs".
Secondo
i resoconti dei testimoni i Thunderbirds avrebbero delle sembianze
rettiliane proprio come gli estinti Pterosauri, di cui lo Pteranodon
era il più noto, avrebbero un ciuffo di peli
bianchi attorno al collo e la testa calva. L’apertura alare varia
dai 9 ai 70 piedi (2,74-21,34 metri), anche se la maggior parte dei
racconti parla di 10-18 piedi (3-5,49 metri).
Altri elementi che
caratterizzano il Thunderbird sarebbero l’essere carnivoro (si
nutrirebbe di mammiferi e carcasse di animali. Nella costa
occidentale esso attaccherebbe addirittura le balene, trascinandole
con gli artigli fuori dall’acqua). Nidifica sulle cime più elevate
e sembra attaccare raramente l’uomo, anche se in alcune occasioni
esseri umani sarebbero stati presi tra gli artigli di questo uccello
gigante e portati via.
Il Thunderbird è distribuito in tutto il
Nord America ma le leggende più importanti provengono dal Monte
Edgecumbe, Alaska; da Tombstone, Arizona; da Alpena, Michigan; dalle
Whiteside Mountains, Carolina del Nord; dalla Blount County,
Tennessee; dalle Thunder Mountain, Wisconsin; e dall’Alberta
meridionale in Canada. Più rari sono i resoconti dalle Indie
occidentali e dal sud America.
Gli
avvistamenti di tali creature alate vanno indietro di secoli, e i
fossili degli uccelli giganti o Teratorns, dimostrano che essi erano
contemporanei ai primi uomini.
Oggi tuttavia i Thunderbirds
appartengono alla mitologia, o meglio, alla Criptozoologia. Per
questo occorre partire dalle leggende per tentare di comprendere
l’origine di questa creatura.
Tutte le tribù del Nord
America, specialmente quelle lungo la costa del Pacifico e della zona
dei Grandi Laghi, si tramandano storie sull’esistenza di enormi
uccelli da preda. Alcune di queste storie dicono che tali volatili
erano così grandi e potenti da produrre il tuono quando muovevano le
ali per spostarsi, mentre fulmini uscivano fuori dai loro occhi e
acqua scendeva dalla schiena, creando pioggia.
I nativi
americani usavano il Thunderbird per spiegare alcuni fenomeni
naturali quali tempeste e bufere. Tuttavia, pur se pericolosi e
potenti, questi esseri alati venivano rispettati come spiriti
benevoli della natura, che in alcuni casi aiutavano le tribù nella
ricerca di cibo durante i periodi di carestia.
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Claude
Schaeffer ha raccolto diverse testimonianze dagli indiani Blackfoot
in Alberta, Canada e nel Montana. Nel 1879 Mary Jane, la figlia di
Red Paint, e suo marito (un bianco) videro quattro uccelli
giganteschi sulla Chief Mountain nel Glacier National Park, Montana.
Nel 1897 Big Crow e sua moglie videro un uccello di grandi
dimensioni con un collare piumato e una testa calva nel settore
meridionale della riserva dei Blackfoot. L’avvistamento più
recente risale al 1908.
Molti criptozoologi ricordano di aver
visto la fotografia di un Thunderbird appeso alla parete di un
fienile e con alcuni cowboys in posa. Si era nel 1880 circa. Sembra
che questa fotografia fosse apparsa in un magazine del Vecchio West
nel 1960 ma nessuno, ad oggi, ha ancora prodotto quella copia.
Karl
Shuker crede che in alcuni casi la gente possa essersi confusa con
una vecchia foto di una cicogna Marabu (Leptoptilos
Crumeniferus) tenuta con le ali
allargate da tre africani.
Mark Chorvinsky ha invece trovato la
notizia che due rancheros nelle Huachuca Mountains dell’Arizona
avrebbero sparato a un mostro alato di enormi dimensioni. L’articolo
apparve sul Tombstone Epitaph
nel 1890, ma era privo di foto. Chorvinsky crede che la foto
scomparsa sia di Hiram Cranmer di Hammersley Fork, Pennsylvania, il
quale affermò anche di aver visto un Thunderbird in Pennsylvania nel
1922.
La storia della “fotografia scomparsa” è forse
quella più controversa collegata ai Thunderbirds nordamericani.
Nell’aprile 1890 due cowboys avrebbero ucciso una creatura alata
gigantesca dalla pelle liscia, con ali prive di piume ma più simili
a quelle dei pipistrelli, e una testa come quella di un alligatore.
La descrizione è simile a quella di uno Pterodattilo – un animale
che era già conosciuto allora. Gli uomini trascinarono la carcassa
fino al villaggio, poi l’attaccarono con le ali spiegate alla
parete di un fienile, coprendone l’intera superficie. Poi si misero
in posa e una fotografia fu scattata a memoria dell’evento. La foto
sarebbe poi stata pubblicata dal Tombstone
Epitaph ma nessuno, ad oggi, è stato
in grado di mostrarla.
Mark Hall afferma che l’Epitaph
avesse effettivamente pubblicato la storia della cattura di una
creatura alata molto grande (26 aprile 1890), ma nessuno è stato poi
in grado di testimoniare che questo evento sia in effetti accaduto.
Potrebbe trattarsi di una leggenda urbana, una sorta di racconto
fittizio che non era strano trovare nei giornali dell’epoca.
La
foto sembra non essere mai esistita, anche se il criptozoologo Ivan
T. Sanderson affermò di aver posseduto una copia della stessa, ma
che questa sparì dopo che egli la prestò a un conoscente nel
1960.
Jerome Clark, autore di numerosi libri su misteri e fatti
inspiegabili, ipotizza che la descrizione di base dell’immagine –
uomini in posa accanto a una creatura alata inchiodata a una parete –
è abbastanza evocativa per impiantare nelle persone una sorta di
“memoria fasulla”, che spingerebbe a “ricordare” vagamente di
aver visto una foto simile da qualche parte, in un tempo
remoto.
Negli anni quaranta la ricercatrice Loren Coleman
ha scritto su una serie di avvistamenti di Thunderbird: il 10 aprile
1948 tre persone a Overland, Illinois, videro quello che in origine
pensarono fosse un aero, ma dopo aver visto sbattere le ali, essi
capirono che l’ “aereo” era qualcos’altro; poche settimane
dopo a Alton, Illinois, un uomo e suo figlio videro un uccello enorme
con un corpo simile a un siluro. La creatura volava ad almeno 500
piedi (152 metri) e proiettava un’ombra della stessa larghezza di
un piccolo aereo passeggeri.
Simili avvistamenti avvennero nello
stesso momento a St. Louis, Missouri. Dopo lettere di protesta
inoltrate al sindaco, l’amministrazione cittadina mise a punto
delle trappole per tentare di catturare la creatura ma senza
risultati. Quegli anni rappresentarono il picco per gli avvistamenti
di Thunderbird. A volte furono trovate larghe tracce sul terreno e
altre supposte prove dell’esistenza di tali esseri alati.
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Un
altro caso tra i più inspiegabili è quello avvenuto il 25 luglio
1977 a Lawndale, Illinois, alle 21:00 circa. Un gruppo di tre ragazzi
stavano giocando in un parco residenziale, quando due grandi uccelli
si avvicinarono e inseguirono i ragazzi. Due riuscirono a scappare ma
il terzo, Marlon Lowe (dieci anni) fu preso tra gli artigli di uno
degli uccelli, sollevato da terra di circa due piedi (60 cm) e
trascinato a una certa distanza. Lowe lottò con tutte le sue forze e
alla fine l’uccello lo lasciò andare.
Alcuni pensarono a una
storia inventata, ma la descrizione data dai testimoni combacia con
quella di un Condor delle Ande, un uccello nero molto grande, con
un’apertura alare fino a 3 metri. Tuttavia gli artigli del condor
non sono così forti da sollevare oggetti pesanti. I testimoni furono
intervistati da Loren Coleman e da suo fratello Jerry.
In questo
secolo si registra un avvistamento nel 2002 in Alaska, nel 2007
a San Antonio, Texas, nel 2013 in Pennsylvania e nel 2018 ancora in Alaska. La versione africana del Thunderbird
è il Kongamato, o “Distruttore di barche”, una creatura simile
allo Pterosauro che sembra sia stato avvistato dagli abitanti e dagli
esploratori nel distretto di Mwinilunga, in particolare nelle paludi
di Jiundu nello Zambia occidentale, in Angola e in Congo. Le sole
prove della sua esistenza ad oggi rimangono le profonde ferite sulle
vittime e i racconti dei testimoni oculari.
Frank Melland, nel
suo libro “In Witchbound Africa” (1923) decrive il Kongamato come
un essere che vive vicino a certi corsi d’acqua, molto pericoloso,
che attacca sovente piccole imbarcazioni e tutti coloro che lo
disturbano. Fisicamente esso viene descritto come rosso o nero, con
un’apertura alare che varia dai 4 ai 7 piedi (1,22-2,13 metri). I
membri della tribù Kaonde lo identificarono nello Pterosauro che
Melland mostrò loro in un libro.
Il criptozoologo Ivan T.
Sanderson affermò di aver incontrato un Kongamato nel 1930.
Nel
1956 J.P.F. Brown, ingegnere, disse di aver visto la creatura a Fort
Rosebery vicino al lago Bangweulu nel nord della Rhodesia (oggi
Zambia). Erano le 18:00 circa quando Brown si accorse di due creature
alate che volavano in silenzio proprio sopra la sua testa.
Osservandole, l’uomo notò le sembianze preistoriche, stimò
un’apertura alare di circa 0,90-1,10 metri e una lunghezza dal
becco alla coda di circa 1,4 metri. La loro coda era lunga e sottile,
la testa stretta con un muso allungato come quello di un cane.
Nel
1957, in un ospedale di Fort Rosebery, un paziente venne ammesso con
profonde ferite al petto. Egli disse di essere stato attaccato da un
grosso uccello nelle paludi di Bangweulu. Quando gli fu chiesto di
disegnare l’uccello, l’uomo disegnò una creatura simile allo
Pterosauro. Sfortunatamente il disegno non sembra essere arrivato ai
giorni nostri.
Resoconti di Kongamato provengono anche da
Angola, Zimbabwe, Repubblica Democratica del Congo, Namibia,
Tanziania, Kenya.
Chi scrive, in occasione di un viaggio a
Nairobi (Kenya) nel 2016, ha parlato con tre locali che affermano di
conoscere la storia dell’ “Uccello di Tuono” e che, da qualche
parte nella mesa centrale del Kenya, ossa di questo animale vengono
conservate presso una tribù indigena.
I pareri dei
criptozoologi sull’esistenza del Thunderbird sono piuttosto
variegati: John A.Keel associa questa creatura alle tempeste, avendo
mappato molti avvistamenti scoprendo che essi corrispondono
cronologicamente e geograficamente allo spostamento delle tempeste
sul territorio nordamericano. La sua teoria è pertanto che il
Thunderbird seguirebbe le tempeste per sostenersi in aria, un po’
come l’aquila sfrutta le correnti delle montagne.
Angelo P.
Capparella, ornitologo presso la Illinois
State University invece ritiene
improbabile l’esistenza di uccelli così grandi non ancora
scoperti. Egli argomenta che non vi è abbastanza cibo nelle aree
dove questi volatili sarebbero apparsi. Inoltre vi sono legioni di
osservatori di uccelli che giornalmente esplorano i cieli di America
e Canada, quindi l’avvistamento di un Thunderbird sarebbe solo
questione di tempo. Se però prendiamo per buona l’ipotesi del
Thunderbird che segue le tempeste non sembra così improbabile che
egli possa passare inosservato ai più, soprattutto considerata la
violenza di Blizzards
e uragani nel continente americano.
Esseri alati di enormi
dimensioni sono conosciuti, a dimostrazione che il una creatura come
il Thunderbird può effettivamente alzarsi in volo: l’Argentavis
Magnificens aveva un’apertura alare
di 7 metri e poteva volare; lo Pterosauro Quetzalcoatrlus
Northropi del Cretaceo (o forse il
Hatzegopteryx Thambema)
era la creatura alata più grande mai scoperta, con un’apertura
alare di 12 metri. E poi vi erano i Teratorn, già menzionati, cui il
criptozoologo texano Ken Gerhard crede che il Thunderbird appartenga. |
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01/03/2020 21:27:02 |
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