NIBIRU/Teorie Scientifiche

NIBIRU - La Scienza

Alan Alford, allievo di Zecharia Sitchin, ha compiuto numerosi studi su Nibiru; sostanzialmente egli è concorde con Sitchin sull' esistenza e sul periodo orbitale del "Dodicesimo pianeta". Alford informa come

"...gli astronomi sono alla ricerca di un 'Pianeta X' con caratteristiche...corrispondenti a quelle di Nibiru...
Negli ultimi anni sono state avanzate critiche...alla teoria del 'Pianeta X', ma sulla base di argomentazioni...inconcludenti, e non stupisce che coloro che appoggiano la teoria, come l'astronomo Tom Van Flandern, continuino a tenere duro...
Io credo che il discredito del Pianeta X potrebbe...essere stato orchestrato a causa delle profonde implicazioni connesse alla sua scoperta...va infatti notato come il sistematico discredito sia coinciso con investimenti nell'ordine di miliardi di dollari per telescopi spaziali...
"

Alford contesta però le date elaborate nella cronologia di Sitchin, perchè sussiste un errore di fondo sui calcoli, visto che già i Babilonesi avevano "...erroneamente interpretato dei dati..."

Furio Stella riporta nel suo articolo "l'altra faccia del Pianeta X" (Nexus n° 41) nomi di vari scienziati che nel corso di cinquant'anni hanno ipotizzato, annunciato, calcolato e osservato la presenza di "un Decimo Pianeta oltre Plutone":

"...dall'annuncio dall'astronomo Joseph Brady del 1972, che del Pianeta X...ne aveva calcolato addirittura la massa e orbita, fino ai più recenti studi del 1999 di John Murray e John Matese, o del 2001 dell'olandse Govert Schilling che...aveva parlato di un corpo celeste 'grande almeno quanto Marte' e dal periodo di rivoluzione intorno al Sole 'di circa 3.300 anni'...
Per finire poi con il recentissimo annuncio dei due scienziati californiani dell'istituto di Tecnologia di Pasadena...che osservando dal telescopio di Monte Palomar hanno accertato non più tardi di ottobre che un altro pianeta aldilà di Plutone effettivamente c'è. Tanto da dargli...anche un nome, Quaoar, in omaggio alla 'grande forza della natura' degli indigeni californiani. Peccato...che Quaoar [sia] praticamente un decimo della Terra, e che giri attorno al Sole in...288 anni...
"

Renato Falomo dell'Osservatorio di Padova ha rilasciato sulla stessa rivista la sua personale opinione su Nibiru:

"Una cosa è vedere dei fenomeni come le deviazioni di orbite e di sonde rispetto all'accettato delle teore gravitazionali...Da qui però a congetturare la presenza di un pianeta ce ne corre...il passo è molto grande e non ragionevole. Potrebbero esserci molte altre spiegazioni...
Al momento non abbiamo semplicemente indicazioni che ci facciano propendere per un si o per un no...
"

Pasquale Borriello, nella sua ricerca "Il Decimo Pianeta", riporta le ipotesi principali riscontrabili nel mondo scientifico:

La prima ipotesi avallerebbe la 'teoria planetaria' di Nibiru:

"...pianeta con una massa compresa tra 1 e 10 volte quella di Giove e che orbita attorno al Sole ad una distanza di 5000 miliardi di chilometri..."

Alcuni scienziati, tra i quali Murray, sostengono l'ipotesi di una formazione del pianeta esterna al nostro Sistema Solare; in seguito l'enorme campo gravitazionale del Sistema stesso avrebbe attratto il pianeta, e lo avrebbe stabilizzato nell'attuale orbita.
Withmire sostiene invece l'ipotesi secondo cui questo oggetto sarebbe una nana bruna, cioè una stella che, formatasi dal collasso gravitazionale di una nube di gas interstellare, possiede una massa molto piccola, troppo per poter innescare le reazioni termonucleari necessarie per diventare stelle vere e proprie. Secondo Withmire, esistevano due stelle al momento della formazione del Sistema Solare: il Sole e una stella più piccola, che si è allontanata e raffreddata.

La genesi della 'Teoria di Nemesis', compagno oscuro del Sole, risale al 1983, quando il prof. Louis Alvarez (Berkeley University, California) avanzò la teoria della scomparsa dei dinosauri, causata dall'impatto con un gigantesco meteorite.
Altri suggerirono che le estinzioni di massa causate da impatti con corpi celesti vaganti nello spazio, avevano una loro regolarità, dell'ordine di circa 25 milioni di anni.
Richard A. Muller, allievo di Alvarez, ipotizzò che questi 'bombardamenti' fossero causati da un corpo celeste che, ad intervalli regolari, penetra nel nostro Sistema Solare; chiamò questo oggetto Nemesis, e lo classificò come una nana rossa ancora sconosciuta. Ciò farebbe del nostro Sistema Solare un Sistema Binario, come quello ad esempio, di Omicron Ceti ('Mira').


Una seconda ipotesi si dividerebbe in tre parti: per alcuni esperti il pianeta si troverebbe tra il Sole e la Terra, e sarebbe già stato conosciuto e osservato dai popoli dell'antichità; secondo altri sarebbe probabile l'esistenza di un pianeta oltre Plutone, responsabile delle deviazioni orbitali di Plutone, anche se non vi sono ancora certezze matematiche al riguardo; infine, la possibilità di un pianeta posto tra la Terra e Plutone sembra non trovare molto credito.

Altri scienziati si sono interrogati, soprattutto negli ultimi venti anni, sulla possibilità concreta che possa esistere quello che i Sumeri chiamavano Nibiru, e che oggi è semplicemente definito "Planet X", là fuori, da qualche parte attorno al nostro Sistema Solare.

Graham Hancock, Robert Bauval e John Grigsby, nel loro libro "L'enigma di Marte", afforntano, tra le altre cose, il problema di un "decimo pianeta", e di una civiltà che potrebbe essere stata protagonista nella nostra evoluzione sociale e tecnologica:

"...Una teoria alternativa e più radicale, sostenuta da un certo numero di scienziati, è che la Terra sia stata deliberatamente 'terraformata' 3,9 miliardi di anni fa...Questa teoria presuppone l'esistenza di una civiltà evoluta sviluppatasi su una stella itinerante...che abbia percorso l'intero universo...
La scienza non ha ancora spiegato come, perchè, quando e dove la vita comparve per la prima volta. Ebbe inizio sulla Terra? E' soltanto una possibilità. Risultò forse da una combinazione casuale di molecole nel 'brodo primordiale'?...solo un' ipotesi, così come lo è la concezione opposta...che si tratti dell'opera di un creatore...
"

Perchè, quindi, escludere l'esistenza di un 'altro' pianeta orbitante nel nostro Sistema Solare, solo perchè non siamo in grado di osservarlo? Sarebbe un po' come dire 'sono sicuro che siamo gli unici esseri viventi nell'universo perchè non è possibile che ce ne siano altri'. Ma cosa non è possibile? La matematica e la fisica insegnano che attraverso i calcoli e le misurazioni si può ragionevolmente ipotizzare l'esistenza o la struttura di un oggetto prima ancora di vederlo. Perchè allora rifiutare a priori l'esistenza di un "decimo pianeta" nel nostro Sistema Solare, quando addirittura abbiamo dei resoconti provenienti da un passato forse più misterioso di quanto le ricostruzioni degli storici lasciano supporre?