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L'ENIGMA DEI CERCHI NEL GRANO - PARTE I
Diego Antolini
09/03/2016 18:22:30
INTRODUZIONE AL FENOMENO
I Crop Circles (letteralmente 'cerchi nel grano') sono enormi disegni generati dalla piegatura del grano al suolo, e visibili nella loro completezza esclusivamente dall'alto.
In tempi moderni hanno fatto la loro prima apparizione negli anni '70 (ma sembra che in realtà il fenomeno sia presente da secoli sul nostro pianeta) sui campi di cereali inglesi, nelle zone confinanti con importanti siti megalitici quali Stonehenge (famosa per il circolo di pietre), Silbury Hill (dove è presente una piramide-tumulo preistorica), Avebury.
A partire dagli anni '90 il fenomeno si ripete ciclicamente per cinque mesi l'anno, quando il grano è maturo. Dal 1991 si può parlare non più di semplici cerchi, ma di pittogrammi o 'agroglifi', cioè simboli complessi, le cui caratteristiche (dimensioni, perfezione nelle simmetrie, codici geometrici) associate ai numerosi dati scientifici fino ad oggi raccolti, convalidano l'idea che si sia di fronte ad una realtà non umana.
Nel folklore scandinavo si parla degli Alvringar o Cerchi degli Elfi. Al loro passaggio “appiattiscono l’erba come un pavimento”, indicazione che il magico popolo lì vi aveva danzato. Questa descrizione ci viene dal Lago Tisaren, “sulle rive…dove la foresta incontra il lago” (aneddoto del 1926, Hellstrom).
Ma la prima traccia “storica” del fenomeno dei Crop Circles risalirebbe al XVII secolo (1678): “The Mowing-Devil” (Il Diavolo Mietitore), un pamphlet raffigurante uno strano essere che forma dei cerchi su un campo di granoturco.
Eltjo H. Haselhoff, autore di un’approfondita analisi sui Crop Circles, sostiene nel suo ultimo libro che questo sia il primo cerchio nel grano che la storia conservi. Vi è però un’altra tesi che interpreta il pamphlet come un’allegoria piuttosto che la descrizione di un Crop (analisi CICAP).
La vicenda è quella di un fattore che, di fronte al prezzo oneroso richiesto dal suo contadino per mietere un campo di grano, giurò che il lavoro lo avrebbe fatto fare, piuttosto, al Diavolo.
Quella notte il campo di avena si mostrò come in preda alle fiamme, ma il mattino dopo apparve completamente mietuto “dal Diavolo o da qualche altro spirito infernale”, cosa che nessuno essere umano avrebbe mai potuto fare.
L’introduzione del Pamphlet prosegue inoltre: “...si parla di come l’avena giace sul campo, e il padrone non abbia il potere (o il controllo) di portarla via”
Su questa prima “traccia” le interpretazioni più rilevanti sono state
1) Crop Circle: una creatura non-umana impegnata nella formazione del primo Crop Circle “ufficiale”.
Questa impostazione tuttavia cozza con alcune incongruenze. In primo luogo nel testo originale non si parla di “piegatura” (folding) del grano ma di “mietitura” (mowing); e la piegatura degli steli di grano è elemento essenziale per individuare la presenza di un Crop Circle.
In secondo luogo il campo osservato (dai testimoni) come in preda alle fiamme contrasta con la creazione dei Crop Circle, che a parte alcune luci nel cielo, non sembrano possedere un particolare elemento di riconoscimento della loro attività.
(Quest’ultimo argomento sostenuto dal CICAP tuttavia non sembra essere decisivo, in quanto non possiamo escludere a priori che non vi fossero meccanismi di formazione di un cerchio causate, o causanti, un fenomeno simile a fiamme – nella descrizione non si parla di fuoco nel campo, ma si paragona al fuoco quello che gli osservatori vedevano)
La terza incongruenza che viene evidenziata è il contesto materiale in cui la raffigurazione è inserita, e cioè il pamphlet. Giungiamo così alla seconda interpretazione:
2) Allegoria: i Pamphlets sono delle brevi pubblicazioni a sfondo satirico o polemico e vennero utilizzate per la prima volta nel XIV sec. per differenziarle dai libri, più corposi e pluritematici.
Il Pamphlet invece era rigorosamente monotematico e trattava sempre di argomenti a sfondo propagandistico e/o polemico.
Da questo punto di vista possiamo rilevare nel racconto del fattore e del contadino l’eterna contrapposizione ricco-povero. In questo caso il fatto che il Diavolo miete il grano al posto del contadino, e quindi a vantaggio del fattore, potrebbe connotarsi di un carattere intimidatorio nei confronti del popolo, che dava continuamente segnali di insofferenza per le condizioni a cui erano sottoposti dai proprietari terrieri.
Proseguendo nell’analisi simbolica, se guardiamo alla forma che la creatura nera disegna falciando il grano, vediamo che più che un cerchio, si tratta di cerchi concentrici sempre più piccoli. La figura esoterica più vicina a questo è la Spirale, simbolo antichissimo che rappresenta l’esistenza dell’uomo e il suo percorso, che gira in se stesso fino a tornare alla fonte universale. Simboleggia lo spirito e l’evoluzione dell’anima.
3) La terza interpretazione, infine, è quella numerologica fornita da Peter Stregl, un appassionato dei Crop Circles che, analizzando la data di pubblicazione del Pamphlet, è arrivato alla seguente conclusione: se si tratta di un Crop Circle, il messaggio è quello della vita organica. Egli ha posto la seguente equivalenza:
1678 (anno di uscita del documento) = H C N O (elementi della tavola periodica cui corrispondono i numeri a sinistra).
Idrogeno, Carbonio, Azoto e Ossigeno sono gli elementi necessari alla formazione della vita sulla terra.
Nel 1966 a Tully (Australia), George Pedley fu testimone del decollo di un oggetto volante “...grande, grigio, a forma di disco, convesso ai poli, che girò su se stesso prima di sparire a incredibile velocità in direzione sud, descrivendo un angolo di 45°...” (Pedley).
Quando l’uomo si avvicinò all’area, scoprì che, dove prima era posto l’oggetto, ora c’era una grande forma circolare priva di canne (la zona in questione era una laguna), all’interno della quale l’acqua ruotava lentamente.
Poche ore dopo, quando Pedley tornò sul posto, l’area circolare si era riempita di una massa galleggiante di cannine verdi, distribuite in un modulo radiale in senso orario. Le dimensioni del cerchio erano di poco più di 9 metri di diametro.
Il padrone della proprietà, Albert Pennisi, nei giorni seguenti rivelò ai giornalisti di aver sognato per una settimana intera che un Ufo era atterrato sui suoi campi.
Questa vicenda, che ebbe molto clamore, sembra essere stata la molla che spinse due pensionati inglesi, negli anni ’70, a emulare il “mistero”: Doug Bower e Dave Chorley entrarono nottetempo in un campo vicino Winchester e, muniti di barra d’acciaio a “L”, realizzarono il primo cerchio.
I due continuarono a fare cerchi anche le estati seguenti, fino a quando, nel 1980, le loro “creazioni” attirarono l’interesse di esperti d’ufologia.
Il fenomeno si allargò a tal punto in Inghilterra (nel 1990 si era arrivati a quasi 700) che si parlò della burla più colossale mai organizzata.
Tuttavia molti studiosi continuarono a prendere sul serio le apparizioni sui campi di grano, che ogni estate si formavano in una notte, tentando di individuare, tra tante mistificazioni, degli elementi che difficilmente potevano essere collegati all’attività dell’uomo.
I simboli e le forme nel frattempo si andavano evolvendo, mutando da semplici cerchi a vere e proprie icone esoteriche, come il fiore della vita, l’albero della vita, il DNA umano, numeri sacri, ecc ecc.
Crop Circles sono apparsi in ogni parte del mondo (USA, ex-URSS, Giappone, Italia) anche se la maggior concentrazione di essi continua a registrarsi in Gran Bretagna.
Alcuni Crop Circle, di dimensioni enormi (fino 25 m di diametro) e di bellezza sublime, difficilmente possono essere assegnati all’attività artigianale dei circlemakers. Il fenomeno è tuttora discusso da praticamente tutti i settori della scienza e le teorie scientifiche e esoteriche non mancano.
Quello che manca è, per ora, il senso del messaggio di cui i Crop Circles sono portatori.
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