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MULTIVERSO E UNIVERSI PARALLELI |
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Diego Antolini |
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La Teoria Generale della Relativita’ nacque quando Einstein si chiese qual era il meccanismo della gravita’, dato che la fisica Newtoniana spiegava come essa funzionava, ma non perche’. Le equazioni di Einstein spiegavano che gli oggetti con massa curvavano lo Spazio-Tempo, mentre altri oggetti “invecchiano” piu’ lentamente tanto piu’ velocemente procedono. Secondo la teoria, questo dovrebbe essere vero anche per la distanza (corpi lanciati ad una velocita’ prossima a quella della luce si accorciano). Tuttavia l’introduzione della Meccanica Quantistica e, in particolare, del principio di indeterminazione di Heisenberg, Il principio che rende ragione dell'impossibilità mediante osservazione di determinare la posizione e quantità di moto di una particella elementare contemporaneamente, in quanto l'una esclude l'altra e noi, nell'osservare, restiamo totalmente estranei al mondo subatomico, ha aperto una serie di prospettive completamente nuove. Il mondo subatomico è come un mondo "a sé", una "regione cosmica" con leggi proprie che include molteplici sistemi fisici, in cui noi non possiamo entrare coi nostri strumenti per coglierne interamente la natura; lo spazio non si comporta in modo uniforme con le piccole grandezze (dal livello di particelle verso l’infinitesimamente piccolo). La stessa definizione di vuoto cambia con l’introduzione della Meccanica dei Quanti. Newton pensava che il vuoto fosse un ambiente privo di qualsiasi cosa. Con la Meccanica Quantistica una totale assenza di materia e’ impossibile. Il vuoto viene interpretato con il binomio onda-particella. Il vuoto è pensato come un equilibrio dinamico di particelle di materia e di antimateria in continuo annichilimento. Alcuni pensavano che mantenendo Relativita’ e Meccanica Quantistica separate il problema del conflitto di leggi non sarebbe esistito. Brian Greene (Professore di Fisica alla Columbia University, New York) ha affermato invece che, per capire l’universo (che era in origine molto piccolo e con una massa enorme) e i buchi neri, il problema e’ molto serio. Attualmente la matematica produce valori dell’infinito quando entrambe le teorie sono usate. Il collasso dell’indeterminazione non e’ ancora compreso anche se si sono fatte varie ipotesi (Universi paralleli, il futuro che influenza il passato, il collasso della funzione d’onda). Ci sono stelle che possiedono massa sufficiente per collassare su se stesse, formando buchi neri. All’interno di questi buchi neri vi e’ un punto chiamato “ singolarita’ ” dove ogni legge fisica potrebbe cessare di esistere. In quel punto la curvatura dello Spazio-Tempo diviene infinitamente larga, e la scienza moderna non e’ in grado di fare previsioni su quello che potrebbe accadere. La Teoria della Relativita’ di Einstein non arriva a determinare gli effetti della singolarita’ su un oggetto. Da questa incertezza sono nate diverse teorie, che ipotizzano l’esistenza di tunnel spazio-temporali che sarebbero scorciatoie su altri punti dell’universo o su altri universi. Si e’ parlato dell’utilizzo dei buchi neri per implementare viaggi interstellari ma ovviamente vi sono delle problematiche non ancora risolte, come ad esempio l’enorme pressione della forza gravitazionale che schiaccerebbe ogni tipo di oggetto che si trovasse a transitare nelle vicinanze della materia oscura.
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Vi sono altre teorie che sono state accettate da fisici e astronomi
contemporanei, come ad esempio la teoria che postula, data l’incertezza
della singolarita’, che al di la’ di essa vi potrebbe essere un nuovo
insieme di leggi fisiche (ad esempio assenza o variazione di una delle
forze che governano il nostro universo: elettromagnetismo, gravita’,
forze nucleari). Se cio’ dovesse essere vero, tecnicamente ci si
troverebbe di fronte a un altro universo. Queste sono le basi per la
Teoria del Multiverso o Teoria-M: essa e’ una teoria recentemente
accettata e seriamente studiata, la quale descrive la continua
formazione dell’universo attraverso il collasso di stelle giganti e la
formazione di buchi neri. Con essi si formerebbe una nuova singolarita’ e
quindi un nuovo possibile Universo. Sir Martin Reese, astronomo
della Corona Britannica, ha spiegato che il nostro universo potrebbe
essere solo un elemento – un atomo – in un insieme infinito. Ogni
universo inizia con il suo Big Bang, acquista un proprio carattere
(cioe’ un insieme di leggi) mentre si raffredda, e traccia il suo
particolare ciclo cosmico. Questa ipotesi collocherebbe il nostro
Universo, nella prospettiva del Multiverso, in un sistema molto ridotto
ma, allo stesso tempo, aprirebbe nuovi scenari sul concetto di Universi
multipli e Universi paralleli.
David Deutsch, fisico a Oxford, nel
suo libro “The Fabric of Reality” descrive la possibilita’ di interagire
con universi paralleli. Deutsch suggerisce che attraverso un universo
parallelo un computer sarebbe in grado di trovare un suo ‘doppio’
posizionato in un altro universo, e collaborare con esso scambiando
informazioni e allargando la conoscenza. Questo e’ un altro ramo della
teoria del Multiverso che e’ stato accettato e che si sta tutt’ora
esaminando. La Teoria del Multiverso in se’, indipendentemente dagli
Universi Paralleli, presenta svariate implicazioni. La piu’ importante
e’ il processo unico e complesso che ha portato alla creazione del
nostro universo e la facilita’ con cui esso sarebbe potuto essere
diverso. La teoria implica anche che, su possibili milioni di
miliardi di universi, il nostro sia cosi’ speciale da aver permesso lo
sviluppo della vita. Se anche una sola legge fisica che governa il
nostro universo fosse diversa, ad esempio, probabilmente non saremmo in
grado di apprezzare le bellezza del mondo che ammiriamo ogni giorno.
Questo ci porta alla domanda piu’ importante: se ogni universo nasce da
un altro universo, dove e’ cominciato tutto? E’ questo il punto dove
scienza e spiritualita’ forzatamente vanno a convergere ma anche un
punto piuttosto imbarazzante per entrambe le branche del sapere.
Tutt’ora alcuni fisici sostengono che secondo il modello scientifico
attuale non c’e’ spazio per la concezione di un Creatore; ma diventa
sempre piu’ difficile non ammettere, con un tale sistema di leggi e
principi che permettono la vita nel nostro universo, la possibilita’
dell’esistenza di una fonte creatrice dietro a tutto questo. Quindi
la Teoria del Multiverso, detta anche Metaverso o Meta-Universo, e’
l’insieme ipotetico di multipli possibili universi (incluso quello in
cui viviamo) che comprende tutto cio’ che esiste (Spazio, Tempo,
Materia, Energia, leggi fisiche, e costanti) La parola Multiverso fu
coniata nel 1895 da William James (filosofo e psicologo Americano), e
all’interno del Multiverso possono esistere universi detti “paralleli”. Vi
sono diverse ipotesi di Multiverso, ognuna delle quali definisce una
propria struttura generale, natura dei singoli universi, e le relazioni
tra di essi. Multiversi sono stati ipotizzati in Cosmologia, Fisica, Astronomia, Religione, Filosofia, Psicologia e Letteratura. |
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14/03/2018 22:46:00 |
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