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PROGETTO SERPO #1.2

Post #1 - Parte Terza

Fonte: Serpo.org

POST #1 – PARTE TERZA

Anno: 2005

NOTA DI BILL RYAN: fino a questo punto la maggior parte delle informazioni sono arrivate da una fonte anonima (85%), mentre il resto da McGovern (13%) e Loscowski (2%). Sia Ryan che Martinez hanno provato a risalire all’identita del misterioso “Deep Throat” e, inizialmente identificandolo proprio con McGovern (entrambi hanno commesso lo stesso errore grammaticale in differenti e-mails). Ma le cose non sarebbero cosi’ semplici. Le informazioni pervenute a Martinez con la prima e-mail (l’unica che non e’ stata cancellata) sembra provenissero dal computer di Rick Doty; gli indirizzi IP appaiono simili cosi’ come le e-mail inviate da Paul McGovern. Ma Doty nega un coinvolgimento o una manipolazione del suo computer e, viste le sue capacita’ informatiche, sembra improbabile che egli sia stato cosi’ imprudente da lasciare segni evidenti di un’azione che avrebbe potuto facilmente mascherare.
Dato che gli Indirizzi IP possono essere clonati utilizzando un software sofisticato, puo’ darsi che Doty fosse stato scelto per essere il capro espiatorio cui puntare il dito nel caso che il piano di divulgazione delle informazioni fosse in qualche modo andato storto.
La nota termina sottolineando come per comprendere la reale fonte d’informazioni occorre conoscere come funziona il mondo dell’Intelligence internazionale.


“...I Visitatori costruirono una piccola comunita’ per la squadra [TXP - il riferimento e’ ai 12 scelti per viaggiare sul pianeta SERPO e viverci per 10 anni]. L’unico vero problema era il tempo. Esso scorreva in modo diverso sul pianeta dei Visitatori. Non penso che nessuno del team abbia veramente compreso come. I Visitatori non possedevano orologi; non conteggiavano il tempo cosi’ come lo facciamo noi. Allo stesso modo, i Visitatori trovarono molto strano il modo con cui noi umani misuriamo il tempo.
I Visitatori erano estremamente disciplinati nelle loro attivita’ giornaliere. Ognuno di essi lavorava a orario che non era misurato da un orologio ma dal movimento del loro sole. Ogni piccola comunita’ aveva una grande torre attraverso la quale filtrava la luce del sole. Quando il sole toccava una zona particolare della torre, voleva dire che i Visitatori dovevano compiere una determinata azione.