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NIBIRU - Profezie I |
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Diego Antolini |
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L'Apocalisse di Giovanni è la "Rivelazione" che Dio diede a Gesù Cristo affinché egli potesse trasmettere le cose 'che dovranno avvenire tra breve'…che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni" Riguardo al pianeta Nibiru, c'è una verosimile attinenza tra il suo (profetico) arrivo e l'apertura del sesto sigillo descritto da Giovanni a partire dal versetto 12:
"Guardai di nuovo quando l'Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto; il Sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra…il cielo si ritirò… I re della terra si nascosero…tra le rocce dei monti…"
L'apertura del settimo sigillo provoca un "silenzio nel cielo per circa mezz'ora"; poi a sette angeli vengono date sette trombe:
"…poi l' [ottavo] angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto…i sette angeli si prepararono a suonare …il primo suonò…e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò… …il secondo suonò…e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue…un terzo delle creature viventi…morì… …poi il terzo suonò…e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia…il nome della stella è Assenzio…molti uomini morirono… …quando il quarto [angelo] suonò…fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno…diminuì di un terzo. Guardai, e udìì un'aquila che volava in mezzo al cielo… …il quinto angelo suonò…e io vidi un astro che era caduto dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell'abisso e ne salì un fumo…il sole e l'aria furono oscurati…dal fumo uscirono sulla terra delle cavallette…e fu detto loro di…danneggiare…solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte…in quei giorni gli uomini cercheranno la morte ma non la troveranno… L'aspetto delle cavallette era simile a cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano come delle corone d'oro e la loro faccia era come viso d'uomo…Il loro re era l'angelo dell'abisso il cui nome…è Abaddon [distruzione]…e…Apollion [distruttore]… …il sesto angelo suonò…e udii una voce…diceva al sesto angelo…:<<Sciogli i quattro angeli che sono legati sul gran fiume Eufrate>>…E furono sciolti…per uccidere la terza parte degli uomini… Un terzo degli uomini fu ucciso…dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo… …Poi il settimo angelo suonò…e nel cielo si alzarono voci potenti…allora si aprì il tempio di Dio che è in cielo e apparve nel tempio l'arca dell'alleanza. Vi furono lampi e voci e tuoni e un terremoto e una forte grandinata."
La descrizione dell'apertura dei sette sigilli mostra in successione una serie di eventi che sono o stanno accadendo (primi cinque sigilli) o dovranno accadere (sesto e settimo), comunque "entro breve tempo". In particolare riguardo agli ultimi due sigilli, la loro apertura provocherà una serie incredibilmente lunga di catastrofi e cataclismi, scanditi dal suono di "sette trombe": oscuramento del sole, della luna, delle stelle; precipitazioni e collisioni; ma soprattutto sorprende l'accenno ad un "astro che era caduto dal cielo sulla terra", al quale viene data "la chiave dell'abisso". E un paragone inquietante potrebbe farsi con l'arrivo di Nibiru, pianeta che, tra le conseguenze della sua apparizione (stando agli ultimi studi) provocherebbe oscurità totale del pianeta, oltre a radicali modificazioni dell'assetto elettromagnetico della terra, con tutte le conseguenze che potrebbero seguirne. L'accenno all' "arrivo delle cavallette" dal fumo è difficile da interpretare; con molta probabilità, però, è da escludere un accostamento all'invasione di locuste nell'antico Egitto, descritta dall'Antico Testamento (ricordiamo che qui si parla di fatti futuri); mentre una direzione scomoda ma che non può essere respinta a priori parte dall'assunto :"Nibiru è un pianeta abitato?" (secondo i testi sumeri lo è).Il passo successivo è fin troppo evidente.
Gli oracoli sibillini sono testi apocrifi risalenti al II secolo d.C., i quali ampliano le profezie bibliche dei libri dell'Apocalisse. Un passo in particolare è da mettere in evidenza:
"Nel cielo ricco di stelle tutti gli astri in pieno giorno si mostreranno, insieme con i due luminari, nel rapido ed improvviso precipitare del tempo… Un'ottenebrante, densa notte coprirà il disco infinito della Terra… Allora una fiumana potente di ardente fiamma fluirà dal cielo e annienterà la creazione regale…la Luna e il fulgente Sole in uno si fondono, e tutto si fa deserto e desolazione… Dal cielo precipitano nell'oceano le stelle…e tutta l'aria sarà scossa, si riempirà di angeli, e faranno guerra tra loro per l'intera giornata"
Qui si parla anche del rallentamento del moto terrestre, e il precipitare delle stelle può essere la conseguenza del mutamento improvviso dell'inclinazione dell'asse terrestre, che darà l'illusione che le stelle effettivamente precipitino nel mare.
La Profezia dell'Apocalisse di Efeso sarebbe stata dettata dall'angelo della chiesa di Efeso ad un eremita, vissuto intorno al XIV secolo. Vi è un passo che presenta connessioni con l'arrivo di un nuovo corpo celeste:
"…Sulle montagne di sangue…cadranno le stelle, mentre il Sole inghiottirà la Luna e poi vomiterà due nuove luci… Le ferite della terra sanguineranno ancora…ma il diluvio non sarà più d'acqua, ma di fuoco… Tutto si trasformerà in un mare di sangue… In questi giorni di pazzia universale comparirà l'Antagonista del Cristo…da Oriente, con i segni della giustizia e del benessere…Molti seguiranno la Morte, scambiandola per l'Agnello della Pace…e molti diserteranno, quando il terrore…calerà su Roma…mentre nel cielo appariranno i segni del Grande Giorno, che sono la croce [cristianesimo], la mezzaluna [islamismo], e l'aquila decapitata [simbolo dell'Anticristo]… Nel tempo già segnato sarà comandato al Sole di piangere. E le lacrime del sole cadranno sulla terra… Enormi scintille scoccheranno allora in diverse parti della terra. E ogni scintilla diventerà una piaga. E ogni piaga sanguinerà acqua salata e polvere d'ossa…
Roma, in questo tempo, cambierà nome…e la legione dell'Anticristo passerà su Roma. E la terra di Roma si muoverà come l'onda del mare. E il mare giungerà a Roma… Il germe della vita rimarrà nella Valle dei Quattro Santi. Da qui ripartirà la storia… Nel nuovo giardino…leggi nuove…il tempo avrà…dimensioni. E il sole darà un calore diverso."
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In questo brano profetico si assiste ad uno sconvolgimento del Sistema
Solare, che sembrerebbe provocare danni irreparabili in prossimità della
Terra, causando addirittura il collasso della Luna. I "giorni di
pazzia universale" potrebbero riferirsi proprio all'estremo squilibrio
in cui verrebbe a trovarsi il nostro sistema planetario, mentre il "Sole
piangente" parrebbe riferirsi ad un'intensa pioggia solare radioattiva,
che provocherà un surriscaldamento dell'atmosfera ed un aumento della
superficie desertica e arida sulla Terra. Il riferimento a "la terra
di Roma si muoverà come l'onda del mare" sembrerebbe alludere a
movimenti tellurici di vaste proporzioni, fino all'inabissamento ("E il
mare giungerà a Roma"). Il risultato di tutta la serie di catastrofi
che predice l'Apocalisse di Efeso porterebbe a ridisegnare per intero il
nostro pianeta, che forse si troverà in un'altra orbita; la riga "E il
sole darà un calore diverso", se intesa in senso più ampio, potrebbe
descrivere addirittura un nuovo Sistema Solare.
Michel de Notre
Dame (1503-1566), meglio conosciuto con il nome di Nostradamus, fu
medico, filosofo, scienziato e astrologo. Egli ha previsto moltissimi
eventi, che vanno dal 1555 al 3797; fa riferimento nelle sue profezie
all'arrivo dell'anticristo, arrivo che provocherà molti anni di terrore e
sangue, prima della nuova Età dell'Oro, dove apparentemente gli
equilibri saranno ristabiliti. Nella Centuria X, alla quartina 72 si
legge:
" L'an mil neuf cens nonante neuf sept mois, (l'anno millenovecento novantanove, sette mesi du ciel viendra un grand Roy d'effrayeur: dal cielo verrà un gran Re di terrore Resusciter le grand Roy d'Angolmois, A resuscitare il gran Re d'Angolmois, Auant apres Mars regner par bon-heur." E prima e dopo Marte regnerà felicemente)
La
data si riferisce chiaramente a Luglio del 1999 (se però annulliamo la
modifica del calendario gregoriano, fatta nel 1582, Luglio diventa
Agosto, mese in cui effettivamente si è verificata un'eclissi di sole),
data dell'arrivo dell'anticristo il cui regno -secondo il veggente-
durerà 27 anni, prima dell'avvento dell'Età dell'Oro.
La
difficoltà interpretativa delle profezie di Nostradamus (e di tutte le
profezie in genere) è nota; tuttavia una possibile decodificazione,
perlomeno quella che interessa in questa sede, è che l'Agosto 1999
rappresenta l'arrivo "dal cielo" di un grande pianeta che getterà la
Terra nel caos, e dominerà lo spazio "prima e dopo Marte" (nostro
Sistema Solare?). Anche se nel 1999 non si è verificata nessuna
discesa del "Re del terrore", tuttavia è singolare il fatto che proprio
nel settembre 1999 un "Planet X" è stato effettivamente individuato.
Alla Centuria II, quartina 41, il veggente rivela:
"La grande estoille par sept jour bruslera, (La grande stella per sette giorni brillerà Nuee fera deux soleiis apparoir, la nube farà apparire due soli Le gros mastin toute nuict hurlerà, il grosso mastino ululerà tutta la notte Quand grand pontife changera de terroir." quando il grande pontefice cambierà territorio)
Il
riferimento ad un "secondo sole" è interessante, soprattutto se lo si
collega alla seconda metà della quartina, che contrappone l'ululato del
"mastino" alla fine del cristianesimo. Chi è, o che cos'è il mastino?
Cosa rappresenta l'ululato? Un segnale, il simbolo del cambiamento
epocale della nostra concezione religiosa, a seguito dell'arrivo del
"secondo sole" (altra annotazione: la quartina non parla esplicitamente
di un "secondo sole" luminoso, ma dell'apparizione di esso a seguito
della luminosità di una "grande stella"; perciò, anche se non sappiamo
se il secondo sole possa avere connessioni con il "sole nero" di altre
profezie, non lo si può escludere)
La Centuria I, quartina 69,
parla di un monte rotondo, il cui movimento provoca l'inabissamento di
grandi paesi (forse continenti). Non si può non notare la somiglianza
con la descrizione di Giovanni della "massa simile ad una grande
montagna ardente" gettata nel mare [Apocalisse 8,8], anche se nel
secondo caso l'oggetto entra fisicamente nell'atmosfera terrestre.
" La grande montagne ronde de sept stades (Il grande monte rotondo di sette stadi Apres paix, guerre, faim, inondation, Dopo pace, guerra, fame, inondazione Roulera loin abimant grands contrades Rotolerà lontano inabissando grandi paesi Memes antiques, et grande fondation." Anche antichità e grandi fondazioni)
Giordano Bruno (1548-1600), ha lasciato delle annotazioni sul futuro dell'umanità:
"L'uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo apprenderà il giorno della sua fine… proprio quando l'uomo si crederà padrone del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodomia e Gomorra… un sole nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti i pianeti che ruotano intorno al sole…"
Qui
si fa riferimento esplicito al "Sole nero", che potrebbe indicare un
pianeta (non luminoso, appunto) con una massa così grande da essere
paragonato al sole. Oppure, addirittura, riferirsi al "gemello" del
Sole, Nemesis (la cui esistenza è stata ipotizzata negli ultimi anni con
una sempre maggior convinzione), nome dato da Richard A. Muller a
questo corpo celeste; una nana rossa ancora da scoprire (ciò farebbe del
nostro sistema solare un sistema binario, cioè con due stelle sorelle),
che non emette luce. In quest'ultimo caso potrebbe significare che la
parte "luminosa" verrebbe inghiottita da quella "oscura" del sistema
[binario] stesso.
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Il Ragno Nero, monaco bavarese vissuto nel XVI
secolo, elenca nelle sue profezie moltissimi avvenimenti, accompagnati
anno per anno da una pagina di prosa. Il duemila, che lui chiama
"Gloria del Fuoco", rappresenta un punto fondamentale nella storia
dell'uomo, un punto d'arrivo e di partenza verso un nuovo cammino
spirituale, che segnerà anche radicali trasformazioni fisiche:
"Quando l'umanità sarà alla fine del Millennio, avrà raggiunto la sommità del colle e dall'alto vedrà la distruzione di un tempo e la strada che porta al nuovo Paradiso Terrestre. La prima generazione che passerà su quella strada sarà una generazione dolorante perchè faticosa sarà la strada per riconquistare le gioie dello spirito".
L'uomo,
secondo il monaco, dovrà passare "sotto il ponte dei cinque dolori"
prima di raggiungere le "gioie dello spirito". La profezia parla di
mezzo secolo di piaghe, necessarie per poter conquistare il "paradiso
terrestre". Tra il 2000 e il 2010 vi sarà "il tempo delle paure";
seguiranno "il decennio della pazzia", "il decennio dell'assestamento" e
"il decennio della ripresa". Il decennio 1990-2000 rappresenta "il
tempo dell'Anticristo", ma anche dei "nuovi condottieri dello spirito".
Il veggente dice che:
"Cristo muore sul Tevere e risorge sul Volga"
Sembrerebbe
quindi che il cristianesimo sia destinato a scomparire dal bacino del
mediterraneo, dove si è formato, per tornare, magari sotto un nuovo
aspetto, più a nord. Un'altra interpretazione potrebbe invece far
riferimento ad uno dei possibili effetti dell'arrivo di Nibiru:
l'inversione dei poli magnetici. Sul "Principe Nero", sull'Anticristo, il Ragno Nero scrive:
" Vi sarà una voce nuova, che demolirà il tempio… Eccolo! [l'Anticristo] Scende dalla strada del sole su un cocchio trainato da quattro cavalli neri. Il suo manto ha il colore della neve. La sua voce ha l'impeto del tuono. La sua mano è ferma, il suo gesto è comando. Laggiù, tra le pietre dell'ultimo anfiteatro scorre il sangue. Le tavole della legge saranno gettate nella polvere e calpestate dal ferro dei cavalli. Uomini!, sventurate creature striscianti, il Principe vi porta la sua legge: godete fino all'ebbrezza e sarete felici; adorate Cesare e sarete esaltati; rubate e sarete onorati… Il Principe Nero terrà banchetto nell'atrio del cupolone e mille pescatori incenseranno la sua mano: una mano che stringe in pugno il potere di vita e di morte, una mano che annienta e crea, una mano che benedice e distrugge… Piangete madri ! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squarciate il vostro grembo… L'uomo non nascerà più da donna perché è arrivato Lui, l'ultimo figlio di Osiride. Così era scritto…ma non piangete…E' ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Cosi fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell'infinito... Sarà questo il canto delle sei legioni che varcheranno il fiume. Attenti alla palude. Qui cadrà l'ultima speranza del piccolo Cesare. Ci saranno i segni del cielo. Ci saranno le voci dei morti. Ci saranno i lamenti dei vivi".
Il monaco ricorda che in questo periodo si avranno "segni nel cielo", e "altri fenomeni turberanno i pacifici": Le sue profezie concludono dicendo che:
"L'umanità
è stata segnata da tre diluvi: il primo è stato di acqua, il secondo
sarà di fuoco, e il terzo di stelle…al terzo diluvio [che dovrebbe
coincidere con il periodo 2500-3000] il cielo si spegnerà per sempre". [Identica profezia sul Diluvio di Fuoco riportata dall'Apocalisse di Efeso]
Le
profezie del Ragno Nero collocano la venuta e la scomparsa
dell'Anticristo nel periodo che va dalla fine del XX secolo ai primi
anni del nuovo millennio: alla luce di quanto finora detto, troviamo
chiarissime somiglianze di queste profezie con altre; il monaco parla
della "voce nuova che demolirà il tempio", mentre Giovanni narra di
"…voci potenti…allora si aprì il tempio di Dio che è in cielo e apparve
nel tempio l'arca dell'alleanza." [Apocalisse 11,19] Il Ragno Nero
parla del "Tempo dell'Anticristo" nel periodo 1990-2000, Nostradamus
prevede la venuta del "Re del terrore" nel 1999.
- FINE PARTE I - |
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26/02/2016 17:16:38 |
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