LOCH TAY

E' un lago piuttosto piccolo, appena quattordici miglia 
  di lunghezza, inserito tra le Highlands occidentali e quelle orientali.
  A nord di Loch Tay sorge Kenmore, un villaggio nei pressi 
  del Castello di Taymouth (costruito dal clan Campbells di 
  Glenorchy nella prima metà del XIX secolo), adesso un club privato 
  di golf.
  Esiste un museo, lo Scottish Crannog Centre, che contiene i più 
  interessanti reperti della regione, abitata sin dall' Età del Ferro. 
  I Crannogs infatti erano palafitte costruite sulle rive del lago, munite 
  di passerelle per accedere alla riva, le quali potevano essere sollevate in 
  caso di minacce esterne, umane o animali.
PERCORSO

Da Edimburgo, 
  seguire la A90 verso Forth Road Bridge, direzione Nord; superare il 
  ponte e prendere la M90 fino Perth; deviare sulla A9 direzione Pitlocry; 
  a Ballinluig deviare ad Ovest sulla A827 verso Aberfeldy; 
  proseguire fino Kenmore, sulle rive Nord di Loch Tay.
  Lunghezza del percorso: 70.3 miglia circa (112.4 
  Km)
  Durata del tragitto: 1 h 10 min circa
  
  Da Glasgow, seguire 
  la A82 verso Loch Lomond, direzione Nord-Ovest; continuare verso Nord 
  fino Crianlarich; deviare verso Est sulla A85; dopo 11 miglia circa, 
  deviare a Nord sulla A827 fino Killin, sulle rive Sud di Loch Tay.
  Lunghezza del percorso: 34 miglia circa (54.4 Km)
  Durata del tragitto: 40 minuti circa
L'ALBERO PIU' VECCHIO DEL MONDO
Mantenendosi sulla riva settentrionale del lago, percorrendo 
  la A827 verso Sud-Ovest, si giunge a Fearnan, un agglomerato di poche 
  case nemmeno segnato su molte mappe; deviando verso Nord, tuttavia, ci si inoltra 
  in una delle più suggestive valli della Scozia: la Glen Lyon, 
  depositaria di molte leggende e meta ancora oggi di sciamani e mistici.
  All'entrata della valle un altro villaggio, Fortingall, sembra abbandonato. 
  Vi arriviamo al crepuscolo, sappiamo cosa cercare ma non sappiamo dove.
  Bussiamo alla porta dell'unico albergo, ed un uomo, evidentemente poco abituato 
  agli stranieri, ci indica bruscamente il cortile della Chiesa, a pochi passi.
  La struttura, in stile gotico, estende il campanile sottile verso il cielo olivastro. 
  Da vicino l'aggressività dell'architettura è impressionante, e 
  superato il cancelletto di ferro, ci troviamo nel piccolo cortile-cimitero.
  Avanziamo tra le tombe fino ad arrivare ad una sorta di cappella esterna, munita 
  di inferriate alle finestre e di un pesante cancello a sigillarne l'ingresso. 
  Nonostante la notte fosse ormai scesa siamo riusciti a scattare alcune foto 
  al 'tesoro' custodito all'interno della cappella: l'albero più vecchio 
  del mondo, un Tasso di circa 5000 anni, secondo le nostre fonti.
 
  
Nonostante il freddo e le inferriate distinguiamo 
  un basso tronco scuro, che si apre in lunghi e contorti rami, protetti da una 
  quercia imponente al di sopra, e alcuni abeti. Gli altri alberi sembrano stati 
  piantati lì apposta per sorvegliare e confortare il vecchio Tasso.
  Alcune pietre poste tra la cappella e il cancello del cimitero mostrano tutte 
  le epoche che l'albero ha visto passare, dalla preistoria agli Scoti, ai Celti, 
  fino a giungere ai Romani e agli Inglesi.
  La tradizione locale vuole che proprio a Fortingall sarebbe nato l' 
  Imperatore romano Ponzio Pilato, mentre il padre era stato inviato in missione 
  da Cesare dal Re di Caledonia.
COMUNITA' NEW AGE
Una breve parentesi merita la Bunkhouse Culdees, 
  una fattoria posta tra Fearnan e Fortingall, che offre posti 
  letto e cibo a coloro che intendono avventurarsi verso la Glen Lyon. 
  La struttura è tenuta da una comunità New Age, che pratica attività 
  quali Reiki, Meditazione, Medicina Alternativa, Rebirthing.
  Specialmente nei mesi estivi è consigliabile telefonare prima di partire, 
  e verificare la disponibilità all'alloggio.
  
  
 Loch 
  Tay visto dalla Bunkhouse
RORO
  
  Un nome il cui significato resta tutt'ora un mistero per 
  noi, non essendo riusciti a trovare nessuno in grado di chiarirne il significato.
  Quasi al centro della Glen Lyon, in direzione Ovest rispetto a Fortingall, 
  è piantato un cartello bianco con quattro lettere dipinte di nero: Roro.
  Deviamo sulla sinistra, e siamo costretti a lasciare l'auto su di una radura. 
  Le indicazioni ricevute per raggiungere il nostro obiettivo sono dettagliate 
  ma sappiamo che ad un certo punto dovremo orientarci da soli. Prendiamo un sentiero 
  di montagna che si snoda tra gli alberi della valle, e dopo circa mezz'ora ci 
  troviamo di fronte ad una casa bianca, costruita all'inizio di un immenso terreno 
  da pascolo: il sentiero si fa più ripido, il freddo aumenta ma al terreno 
  duro si sostituisce un morbido prato di erba verde, spruzzata qua e la del tipico 
  colore bronzeo delle Highlands.
  Saliamo sempre in direzione Ovest, avendo cura di tenere il fiume Lyon 
  (che ormai forma una serie di cascate) sulla sinistra.
  Al freddo, superata una certa altitudine, si aggiunge una pioggia sottile e 
  ghiacciata, e un vento piuttosto forte. La visibilità è scarsa 
  ma riusciamo lo stesso ad avvistare il nostro obiettivo, quello che i pastori 
  chiamano 'The Praying Mary's Hands', un blocco di pietra alto circa sei 
  metri, spaccato al centro come se fosse stato tagliato (o scolpito). Vista da 
  una certa prospettiva, la roccia pare rappresentare il profilo di un corpo che 
  emerge dal terreno, a mani giunte, in preghiera. Da qui il nome.
  
 
  The Praying Mary's Hands è stato oggetto di studio del ricercatore 
  americano David R. Cowan, che le ha inserite nel suo libro Ley Lines and 
  Earth Energies. Tra le analisi effettuate in varie parti del mondo, Cowan 
  è convinto che il luogo dove sorge la misteriosa roccia sia un centro 
  energetico molto potente.
  Le linee energetiche passano 
  attraverso la spaccatura superiore e convergono a spirale verso le due punte, 
  in alto, e alla base. Queste sono poi collegate al circolo di pietre di Fortingall, 
  e più avanti, al circolo di pietre di Croftmoraig nel Tayside.
  Come lui, lo credono anche alcuni sciamani, che dal Nord America si stanno preparando 
  a viaggiare verso la Scozia per celebrare i loro riti sulla collina dove ci 
  troviamo.


Che ci sia una grande energia appare 
  chiaro anche a noi; in quanto alla sua origine, magnetica, elettrica o di altro 
  tipo, ci è impossibile stabilirlo al momento. Resta il fatto che The 
  Praying Mary's Hands è realmente un posto mistico, difficile da raggiungere 
  e piuttosto scomodo, ma assolutamente magico.