INDAGINI/Nel Mondo

Scozia: nella terra dei druidi I

Parte Prima

LE HIGHLANDS

I primi abitanti della Scozia erano cacciatori-raccoglitori, che iniziarono a raggiungere questa regione dall’Inghilterra, dall’Irlanda e dall’Europa settentrionale circa 6000 anni fa. L’età del ferro si manifestò in Scozia verso il 500 a.C. con l’arrivo dei celti dall’Europa, e nelle Highlands, che sfuggirono al controllo romano, durò fino all’era cristiana.
La Scozia, che allora si chiamava Alba, fu soggetta a due tribù celtiche, i Piti e i Britanni, alle quali dal VI secolo d.C. si aggiunse una terza tribù celtica, quella degli Scoti provenienti dall’Irlanda del Nord (Scotia). Pur essendo molto diverse, tutte queste tribù si convertirono al cristianesimo verso la fine dell’VIII secolo, epoca in cui comparvero nuovi invasori. Le razzie dei Normanni iniziarono infatti nell’ultimo decennio dell’VIII secolo, e per quasi cinque secoli questo popolo mantenne il controllo di tutte le coste occidentali dell’isola. I Piti e gli Scoti strinsero rapporti sia per fronteggiare la minaccia dei Normanni sia a causa della loro conversione al cristianesimo. Le nozze tra i membri delle due famiglie reali videro uno scoto salire al trono di Alba, e in seguito gli Scoti acquisirono un grande ascendente culturale e politico tanto che Alba passerà alla storia come Scotia.
Nell’XI secolo Malcolm III e la sua regina inglese fondarono la dinastia Canmore, i cui abili governanti scozzesi introdussero il nuovo sistema di governo e le istituzioni religiose anglo-normanne.
Il XVII secolo portò con sé differenze di religione e guerre civili, e mentre tutta l’Europa combatteva per rendersi indipendente da Roma, la Scozia era ulteriormente divisa tra i presbiteriani, che rifuggivano da ogni rituale e si opponevano ad ogni tipo di gerarchia, e i meno radicali protestanti, assai più simili agli anglicani che vivevano a sud del confine. Le guerre devastarono il paese e la sua economia, facendo crescere l’ostilità contro gli Inglesi. Graham di Claverhouse si mise a capo di un gruppo di Highlanders e nel 1689 costrinse le truppe inglesi a ritirarsi dopo la battaglia di Killiecrankie, nei pressi di Pitlochry.
In seguito all’Atto di Unione del 1707, che riuniva Inghilterra e Scozia sotto un unico parlamento, i giacobiti, che non avevano mai avuto un gran seguito fuori dalle Highlands, si ribellarono. Con le rivolte del 1715 e del 1745 tentarono di rimpiazzare la dinastia degli Hannover con i cattolici Stuart, nelle persone di Giacomo Edoardo Stuart (figlio dell’esiliato Giacomo II) e del Bel Principe Carlo Edoardo Stuart (Bonnie Prince Charlie, figlio di Giacomo Edoardo).
In seguito alla disastrosa sconfitta dei giacobiti nel 1745 il governo vietò la formazione di milizie private, e proibì inoltre agli scozzesi di indossare il kilt e di suonare la cornamusa. Molti giacobiti furono deportati o giustiziati, mentre ad altri furono confiscate le loro terre.
A metà del XIX secolo l’aumento della popolazione, la povertà e la carestia di patate degli anni ’40 portarono al tragico episodio detto Highland Clearances (Rimozioni dalle Highlands), quando la popolazione fu costretta a emigrare (spinta a imbarcarsi con la forza o con l’inganno) per il Nord America, l’Australia e la Nuova Zelanda. Chi era rimasto, dovette trasferirsi in piccoli poderi detti Crofts, con affitti estremamente esosi che rendevano precaria la vita quotidiana, e i pascoli comuni furono confiscati e trasformati in recinti per pecore o cervi. Negli anni ’80 del XIX secolo i crofter si ribellarono ottenendo maggiori sicurezze.
A metà del XX secolo un importante progetto di sfruttamento delle abbondanti riserve idroelettriche delle Highlands aprì la regione allo sviluppo, migliorandone notevolmente lo standard di vita. La scoperta di giacimenti di petrolio e di gas nel Mare del Nord negli anni ’70 portò la prosperità ad Aberdeen e dintorni, e anche nelle Isole Shetland, anche se buona parte degli introiti defluivano nelle casse dell’Inghilterra. Questo fatto, unito alle acquisizioni di aziende scozzesi da parte di ditte inglesi, ha alimentato il sentimento nazionalista in Scozia.
Varie industrie (fortemente sovvenzionate) vennero avviate nelle Highlands, ma poche sono sopravvissute. Negli anni ’90 Inverness si è sviluppata particolarmente in fretta, a mano a mano che la gente si riversava nelle tranquille e non inquinate Highlands in cerca di uno stile di vita migliore.

Dal 1979 al 1997 gli scozzesi sono stati amministrati da un governo inglese conservatore, per il quale la maggioranza di loro non aveva votato, e ovviamente i sentimenti nazionalisti si sono rafforzati. Il referendum indetto nel 1997 per la creazione di un parlamento scozzese ha avuto esito positivo, e il primo incontro ufficiale si è svolto nel 1999, aprendo un’era di ottimismo ed orgoglio nazionale.
La data dell' 11 Ottobre 2004 conclude positivamente il processo di 'istituzionalizzazione nazionale', anche se contestualmente apre ulteriori problemi di natura politica e sociale: quel giorno infatti è stato inaugurata la sede del nuovo Parlamento Scozzese, posta di fronte ad Holyrood House, la residenza in Scozia della Regina d'Inghilterra.

Alle porte delle Highlands

Le Highlands non sono soltanto le Terre dei Clan, degli Highlanders e dei Laghi (Lochs); esse sono anche terre ricche di leggende e di magia, di eventi soprannaturali, di maghi e di stregoni.
I Druidi erano i sacerdoti dei Piti, i quali seguivano la conoscenza della natura, e la ricerca del Supremo Essere.

Erano seguaci del Culto del Sole, ed erano organizzati in una sorta di caste, quali Consiglieri di re (intermediari tra la divinità e il sovrano); Magistrati (o Brithem, che conoscono, interpretano ed applicano la complessa legislatura trasmessa per via orale); Storici (Sencha, incaricato di tramandare la memoria collettiva di una società che si basava sulla parola); Invocatori (Cainte, al quale spettava il compito di lanciare maledizioni e benedizioni e di evocare gli spiriti attraverso il canto magico); Narratori (Scelaige, esperto dei racconti epici); Erboristi (Dogbaire, grande conoscitore di erbe inebrianti e di droghe allucinogene); Medici (Liaig, in grado di combinare i rimedi magici con quelli scientifici, come la chirurgia, che era praticata ad un livello impressionante, e alle piante curative); Vati (i veggenti, in grado di leggere nel tempo); Bardi (Cruitire, l'arpista, in grado di suonare con tecniche così raffinate da suscitare ilarità, pianto o sonnolenza nei suoi ascoltatori, secondo i suoi desideri).


Infine vanno menzionate due tra le creature che popolano le Highlands, creature appartenenti al Mondo Fatato, ma che si crede interagiscano frequentemente con gli Uomini.
I Glaistig sono creature che appaiono sempre in forma femminile, un esseri tutelari che abitano i fiumi e i laghi, e hanno un particolare affetto per gli animali e per i bambini.
Quando si rende visibile agli esseri umani, sembra che il Glaistig appaia come una creatura metà donna e metà capra; altre volte come una donna con lunghi capelli lucenti, vestita di verde.

I Glaistig usano sorvegliare pecore e mucche, per proteggerle dai pericoli. Spesso, quando gli adulti sono impegnati nelle loro faccende, essi intrattengono i bambini con divertimenti e giochi. A questo proposito si dice infatti che molti Glaistig scelgano di appartenere ad una famiglia, e di assisterla come spiriti guardiani.
In molte parti delle Highlands offerte di latte e cibo vengono lasciate all'aperto, per far sì che queste entità si mantengano fedeli alla famiglia, e continuino a proteggerla.
C'è tuttavia un altro lato dei Glaistig: queste creature possono infatti torturare e tormentare, e a volte, fare del male., lanciando maledizioni terribili.
I Kelpie, chiamati anche Cavalli Acquatici o Each Uisge, sono un altro tipo di creature, che la credenza popolare descrive come maligne, capaci di attirare molte anime innocenti per condurle alla morte nella loro tana acquatica.
Sebbene a volte avrebbero la capacità di apparire in forma umana, la maggior parte dei casi i Kelpie si rendono visibili come superbi cavalli, che tentano i viaggiatori, spingendoli a cavalcarli; ma una volta montate, le vittime si accorgono con orrore di non poter più scendere, e così i Kelpie li trascinano sott'acqua, dove possono divorarli.

Più spesso questi esseri malvagi appaiono come cavalli neri; presso il fiume Spey, tuttavia, si pensa che i Kelpie che vi abitano possano trasformarsi in cavalli bianchi.