BY SOCRATES

CATASTROFI IMMINENTI?

Ci siamo! Tutte le profezie sulla fine del mondo, tutti i messaggi dei channeling che riempiono libri e siti internet, tutte le più temute visioni si stanno avverando.
Il clima sta evidentemente trasformandosi sotto i nostri occhi.
Le prospettive per la nostra civiltà sono terrificanti, chi legge l’articolo “Ghiaccio/secco, la verità sui cambiamenti climatici” (http://www.thexplan.net/article/109/GHIACCIOSECCO-LA-VERITA-SUL-RISCALDAMENTO-GLOBALE/it) se ne può rendere conto.
Ci sono anche, sembra, evidenze scientifiche sull’inversione del magnetismo terrestre che produrrà effetti tali da sconvolgere tutto ciò che conosciamo della nostra realtà planetaria.
Tutti abbiamo bene in mente lo Tsunami di dicembre.
Come interpretare ciò che sta succedendo?
Facciamo come se niente fosse? Continuiamo la nostra vita da pecore del branco, nelle nostre gabbie mentali più o meno dorate che ci impediscono di vedere e di capire. Molti hanno scelto questo modo.
Oppure, all’opposto, vogliamo nutrire il terrore dell’allarmismo, e del catastrofismo e aspettare senza speranza la fine imminente?
Altra possibilità, come potete leggere nell’articolo sui cambiamenti climatici, pensare solo alla propria sopravvivenza e cercare le più assurde e improbabili, oltre che ridicole, soluzioni: ad esempio costruire un muro alto 13 metri per impedire alle persone, in fuga dai luoghi non più vivibili, di invadere il proprio prezioso spazio vitale. Ancora non si è compreso che siamo tutti coinvolti nel cambiamento e che nessun muro o bunker o vascello spaziale ci può “proteggere” dal vivere quello che sta succedendo.
Esaurite tutte le possibilità da bambini spaventati, è ora di prendere coscienza che ciò cui stiamo assistendo è oltre la portata della scienza e della tecnologia attuali, è già in piena attività e continuerà fino alla completa trasformazione.
La scienza non ha gli strumenti di previsione sulle conseguenze di questo cambiamento perché si basa su modelli elaborati in base alle conoscenze della realtà spazio-temporale fino ad ora ipotizzata.
La cosa più onesta sarebbe quella di ammettere che nessuno sa esattamente cosa sta succedendo e come sarà il risultato di questo processo.
Quindi è altrettanto probabile la distruzione di tutta la civiltà sul pianeta, quanto il salto quantico dimensionale che ci porterà invece ad una nuova realtà molto più piacevole e desiderata da sempre, l’Età dell’Oro, il paradiso sulla Terra, Shambala, la 5^, la 6^, la 7^ dimensione (scusate, faccio confusione perché non do importanza ai nomi e alle etichette).
Ognuno di noi è, se vuole, libero di analizzare, riflettere, e farsi la propria idea.
Se vogliamo essere coerenti con il presupposto che tutto viene filtrato dalla nostra mente, la realtà, alla fine, è un nostro prodotto e non sappiamo cosa c’è, se c’è, oltre i confini del nostro “cervello”, che è la porta della coscienza.
Nel dubbio, è sempre meglio prendere coscienza di ciò che ci piace ed escludere ciò che non ci attira. La certezza di essere creatori e la libertà di creare ciò che desideriamo sono la chiave per interpretare anche questi tempi “catastrofici”.
Il più spaventoso degli eventi, come la morte, può essere interpretato come la fine inesorabile e quindi l’annullamento di ciò che prima esisteva o, al contrario, come una trasformazione ad uno stato molto più completo e desiderabile di esistenza. Chi dice cosa è davvero?
Lo sapete già, non esiste la verità assoluta ed immutabile, al di fuori della nostra mente, che ci può guidare, altrimenti dove sarebbe la libertà?
Perciò se volete terrorizzarvi e pensare che state vivendo gli ultimi sprazzi della vita e della civiltà che tanto amate, bene, fate pure, è vostra la scelta.
Se invece volete lottare con tutte le vostre forze per modificare, impedire, difendervi da eventi che attaccano le vostre sicurezze, ancora bene, fate così, siete voi a decidere.
Se, in alternativa, preferite aspettare entità spirituali o extraterrestri e simili che vi salveranno dalla distruzione, d’accordo, è così che dovete pensare, dipende da voi.
Quello che penso io è che tutto avviene contemporaneamente in ognuno di noi e che ognuno decide ciò che vuole vivere.
Il mio scopo e desiderio rimane sempre il creare un mondo di bellezza e di armonia, quindi non mi lascio spaventare dal catastrofismo e non mi lascio lusingare dalla speranza di salvezza dall’esterno. So benissimo che la mia realtà dipende esclusivamente da me, il resto è illusione, per quanto drammatica, o interessante o folkloristica possa apparire.
Mi piace la varietà, così posso arricchire il mio mondo scegliendo ciò che di meglio mi viene offerto.
Tutti lo facciamo continuamente, basta rendersene conto e…verificate!