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INTERVISTA A SANDRO ODDO, IN ESCLUSIVA PER THEXPLAN.NET

Sandro Oddo nasce a Triora nel 1949 da genitori trioresi. Svolge la funzione di impiegato del Comune di Triora, ma da oltre vent'anni è segretario dell'Associazione Turistica Pro Triora. E' il più accreditato studioso e storico della vita e delle tradizioni del suo paese, a cui è profondamente legato.

Oddo è autore di numerosi articoli e pubblicazioni, tra i quali La medicina popolare in Alta Valle Argentina, Immagini Trioresi, Davanti al Redentore, Sügeli e Bügaeli: la cucina tipica dell'Alta Valle Argentina, Sti Ani, A Castagna de Sunta, e Bagiue. Le streghe di Triora. Fantasia e realtà.

Tra i fondatori della Pro Triora Editore, Sandro Oddo cura anche la rivista 'Le Stagioni di Triora', di cui è vice direttore; collabora a riviste di carattere culturale. Ha completato la propria preparazione presso l'Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera.
Nel suo ufficio, attiguo al Museo Etnografico, Sandro ci ha accolto con molta cortesia e disponibilità, rispondendo alle nostre domande con dovizia di particolari. Questo ci ha permesso di capire molte cose della vita passata e presente del piccolo paese ligure.

1) Come è nata la leggenda delle streghe a Triora?

Non è una leggenda. La leggenda delle streghe è una cosa basata su fatti reali. La leggenda poi è sorta in un secondo tempo, però si basa su fatti reali dove appunto c'è questo processo che è avvenuto dal 1587 al 1589, durante il quale c'era stata una carestia (sembra che ci sia stata una carestia, però non è chiara la questione) e, dato che non si sapeva a chi dar la colpa, si pensò di accusare quelle povere donne che vivevano ai margini della società, nei casolari dove praticavano magari qualche aborto, un po' di medicina popolare, questi riti un po' strani. E [ le autorità trioresi n.d.a.] sono andati in piazza, hanno istigato la popolazione e hanno deciso di stanziare addirittura 300 scudi per questo processo.
C'è però da dire una cosa: la causa ufficiale è la carestia, però probabilmente il processo è stato fatto per celare cose molto più serie, come erano magari la falsa monetazione, l'alchimia, il tradimento contro la Repubblica ecc. E loro, per soffocare queste cose, hanno montato ad arte questo processo contro queste povere donne, che non davano fastidio a nessuno, anzi, io penso che facessero anche cose positive, conoscevano questa medicina popolare che è stata tramandata fino a noi. Erano persone senz'altro positive, più che streghe. Magari poi c'erano anche persone che facevano del male, ma queste non erano di certo in quel numero come sono state accusate.
Io penso, e ci sono anche delle prove, dei documenti che lo dimostrano, che il processo è stato fatto per celare qualcosa di molto più serio.

2) Quando si è conclusa ufficialmente la persecuzione?

La persecuzione è iniziata alla fine del 1587 e ha avuto il suo picco nel 1588. C'è stata tutta una serie di torture, di interrogazioni; sono venuti dei vicari, sono venuti dei revisori, sia da parte religiosa che da parte civile. E poi infine è venuto un Commissario Straordinario che non si è limitato a condannare le streghe di Triora, ma si è messo a cercare streghe dappertutto. Si chiamava Giulio Scribani (ma si faceva chiamare De' Scribani per far vedere che era un nobile), e ha trovato streghe in tutta la podesteria di Triora (che allora era molto vasta, arrivando fino a Badalucco). Si diceva che esse inaridivano i campi, rendevano sterili le mammelle delle mucche, erano in grado di far impazzire la gente. E' tutto documentato, risulta dagli atti, che non sono proprio atti, ma una serie di lettere che spiegano i fatti accaduti. E' una mole enorme di documenti.

3) Si sono verificati in tempi attuali fatti anomali a Triora?

Fatti anomali succedono spesso, secondo me. Io sono nato qui. Bambino, mi dicevano 'non devi passare di lì perchè quella è una strega'. E io non ci passavo di lì, perchè avevo paura. Ma io son convinto che le streghe ci sono ancora adesso. Però non sono le streghe che si dicono che fanno i 'pentolini'. No, sono le persone che non si fanno conoscere, però noi sappiamo chi sono. Sono persone che hanno qualcosa di cattivo, di malefico. Io penso che ci siano, queste persone, ma non si fanno conoscere. Invece quelle che dicono di essere streghe non sono streghe, ma sono 'streghe buone' diciamo. Adesso per fortuna ce ne sono più poche. Le riconosciamo perchè, a parte che la gente parla e si viene a sapere, e poi è in un certo senso è come una sensazione, perchè ci sono certe persone sensitive, io le ho conosciute; quando si trovano di fronte alle streghe, sentono subito un'energia negativa. E' successo proprio con una di queste persone che io sospettavo fosse una strega. Queste fanno del male senza che appaia, ma lo fanno volontariamente.
C'erano poi delle persone che venivano 'abbagiurate'. Quando una persona veniva 'abbagiurata', cioè stregata, veniva portata dallo scaccia-bagiure.

C'erano infatti tante persone abbagiurate; ce n'era una che non riusciva a parlare, balbettava sempre, e c'era uno, l'Uomo di Glori (un paese qui vicino), che faceva queste cose, toglieva il malocchio. Era una persona che aveva poteri soprannaturali: addirittura riusciva a guarire guardando una fotografia, anche da lontano. A volte non ci riusciva, allora prendevano un agnello, un capretto, ne raccoglievano il fegato, prendevano tanti spilli e facevano delle formule particolari. Questo quando certe persone erano invasate, avevano delle crisi epilettiche, anticamente pensavano fossero causate dal malocchio. In questo caso io sono piuttosto scettico. Io parlo di cose che sono successe trent'anni fa, in tempi abbastanza recenti.

4) Può raccontarci un aneddoto sulle streghe del passato?

C'era una vecchia, Nazzarena. Non era una strega, però lei dice che aveva conosciuto le streghe, che era stata abbagiurata, poi sarebbe guarita, ecc.
Però raccontava che c'era un calzolaio che aveva due gobbe, che viveva con due gobbe. Questo era successo perchè, quando si suonava l'Ave Maria le porte [di Triora n.d.a.] dovevano essere chiuse, perchè i bambini che rimanevano fuori erano preda delle streghe.
C'era un bambino che aveva una gobba, le streghe se lo sono preso, gli hanno tagliato la gobba, e di notte si son messe a giocare con la gobba, e poi il mattino dopo l'hanno lasciato andare, e lui era tutto contento di essere senza gobba.
Però c'era un altro bambino, anche lui con la gobba. Sua madre mandò anche suo figlio fuori delle mura, pensando che anche a lui le streghe avrebbero usato lo stesso trattamento dell'altro bambino.
Le streghe naturalmente l'hanno preso, hanno giocato tutta la notte, e al mattino, invece di non avere più la gobba, le streghe glie ne avevano applicato un'altra, così il bambino s'è trovato con due gobbe, infatti c'era questo calzolaio che aveva due gobbe. Io personalmente non ci credo, però Nazzarena raccontava questo fatto, risalente agli inizi del Novecento.

Le streghe usavano trasformarsi in gatti.
Una volta si dice che uno di questi gatti si era messo a miagolare forte, non la smetteva più, e allora gli hanno tirato una pietra prendendolo in pieno.
Il giorno dopo c'era una donna che abitava lì vicino con un laccio al collo, che camminava zoppicando.

5) Ha mai vissuto un'esperienza personale da ricondurre alle streghe?

No, a parte l'aver sentito tutte le chiacchiere sulle streghe. Mi dicevano 'stai attento', e io ci credevo. Però per esempio mia moglie si ricorda che un suo avo, ancora un bambino in fasce, era stato vittima di una strega; c'era una donna di Badalucco che durante una festa entrò nella casa, e questo bambino venne ritrovato con un livido attorno al collo, come se fosse stato morso. Nessuno vide quella donna entrare, nè uscire.
Questo bambino nel giro di una settimana era morto.

6) Cosa pensa delle streghe di Triora?

Ci sono le streghe buone, ma secondo me le streghe esistono. Io sono convinto che esistono, ma le vere streghe sono cattive, però non sono quelle che si fanno riconoscere, ma quelle che si nascondono, e che sono in grado di entrare nello spirito della persona, e di fare del male. Io sono convinto di questo.

7) E il parroco come convive con l'idea delle streghe?

Il prete è scettico, molto scettico, però non è tanto propenso ad accettare l'idea. Una volta volevamo fare uno spettacolo sulle streghe, che rappresentava un sabba. E il prete ha impedito che questo si facesse in piazza, e lo spettacolo è saltato.
Ma se fosse stato completamente scettico forse avrebbe lasciato che si facesse. Ormai siamo nel 2000, e di questo fatto ne hanno parlato un po' tutti i giornali.

Per l'articolo completo: http://www.thexplan.net/Misteri_Italiani/Triora_streghe.htm