NIBIRU/Documenti Antichi

NIBIRU - Documenti Antichi III

Parte Terza

Per concludere la sezione "Documenti Antichi", penso sia doveroso illustrare, in sintesi, lo studio e le ricerche di Zechaia Sitchin riguardante Nibiru. Nel suo libro "The Twelveth Planet", Sithcin, già nei primi capitoli, riporta il collegamento tra la mitologia sumera e quella greca (anche se sarebbe più esatto parlare di mito-cosmologia): in origine era il Caos; poi vennero creati Gea (Terra) ed Urano (Cielo), che a loro volta generarono 12 Titani ( sei maschi e sei femmine).

"...[sembra che] il dodici fosse un requisito assolutamente imprescindibile per gli dèi dell'Olimpo...
Nell'Odissea si afferma che l'Olimpo si trovava nella 'pura aria superiore'; i dodici dèi maggiori erano dèi del Cielo che erano discesi sulla Terra e rappresentavano i dodici corpi celesti della 'Volta del Cielo'...
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E' forse la rappresentazione dl Sole con 11 pianeti attorno?

I nomi latini dati dai Romani agli dèi greci confermano questa associazione astrale: Gea=Terra, Ermes=Mercurio, Afrodite=Venere, Ares=Marte, Crono=Saturno, Zeus=Giove.

Sitchin parla poi della nascita della civiltà greca, collocandola geograficamente nell'isola di Creta, dove fioriva la civiltà minoica. In quell'isola si adorava il Toro, nella forma mitica del minotauro.

"Numerosi reperti archeologici cnfermano questo culto taurideo, che in alcune raffigurazioni si presenta come un'entità divina accompagnata da una croce, simbolo di qualche stella o pianeta non ancora identificato..."

Il collegamento che ne viene fatto è con la costellazione del Toro, nell'ipotesi che l'adorazione fosse in onore di un qualche evento avvenuto "quando il Sole, all'Equinozio di Primavera, era apparso in quella costellazione (4000 a.C.)".
Le radici del Pantheon greco vanno ricercate, secondo lo studioso, in Asia Minore.

Secondo i Veda (composizioni di vario genere riguardanti gli dèi) gli dèi appartenevano tutti ad un unico gruppo familiare:

"...gli dèi Rahu (demonio) e Ketu (distaccato) erano originariamente un unico corpo celeste...il dio delle tempeste gli scagliò contro la sua arma fiammeggiante, tagliandolo in due parti: Rahu, la 'testa di drago'...che vaga nei cieli in cerca di vendetta, e Ketu, la 'coda di drago'..."

Come nella mitologia greca, allo stesso modo il Pantheon indiano comprendeva 12 dèi principali.
Sitchin sottolinea molte volte la connessione tra la mitologia delle civiltà immediatamente vicine a quelle mesopotamiche, quali appunto quelle greca e indiana, con la visione mito-cosmologica dei Sumeri (prima civiltà in assoluto). Il rapporto dèi-Pianeti è così importante che in esso è possibile, secondo lo studioso, individuare la storia della creazione del nostro Sistema Solare.

"...L'ipotesi che la Terra sia stata abitata da entità intelligenti provenienti da altrove presuppone l'esistenza di un altro corpo celeste sul quale...esseri intelligenti abbiano fondato una civiltà più avanzata...
I Sumeri credevano all'esistenza di una 'Dimora Celeste' su cui regnava Anu, mentre i suoi figli Enlil, Enki e Ninhursag erano scesi sulla Terra...
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"...Dai testi Sumeri si evince che i popoli mesopotamici vedevano i loro dèi 'scendere' sulla Terra, e poi tornare alle loro 'dimore celesti' a loro piacimento; ciò significa che gli dèi non provenivano da lontane galassie, ma dal nostro Sistema Solare..."

Sitchin prosegue evidenziando l'assoluta convinzione da parte dei Sumeri della presenza nel nostro Sistema Solare di dodici pianeti (dato che essi vi comprendevano anche il Sole e la Luna), il cui dodicesimo (o Decimo), sarebbe stato il luogo di provenienza dei Nefilim e degli Anunnaki.

"...Ricordiamo che fino al 1781 [data della scoperta di Urano] si credeva che il nostro Sistema Solare fosse composto da soli sette pianeti, compresi Sole e Luna, ma esclusa la Terra, che non veniva inclusa perchè considerata al centro, con gli altri corpi celesti in orbita attorno ad essa [visione geocentrica dell'Universo]...
Franz Kugler analizzò alcuni testi mesopotamici dove trovò 'mulmul ul-shu 12' (mulmul è una fascia di 12), dieci dei quali formavano un gruppo a sè stante...
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Mulmul, secondo Sitchin, si riferisce al nostro Sistema Solare. Ancora a proposito dell'importanza del numero dodici per i popolid dell'Antichità:

"Lo studioso greco Diodoro, spiegando le tre 'vie' dei Caldei e il conseguente elenco dei 36 corpi celesti affermava che 'di questi dèi celesti, dodici detengono la massima autorità'...
Numerosi studi dimostrano che la divisione dell'anno in dodici mesi era, fin dall'inizio, legata ai dodici grandi dèi; e che i dodici mesi sono strettamente legati ai dodici segni zodiacali, e che entrambi derivavano da dodici corpi celesti principali...
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