|
SCOZIA: NELLA TERRA DEI DRUIDI I |
|
 |
La Commissione |
|
LE HIGHLANDS
I primi abitanti della Scozia erano cacciatori-raccoglitori, che iniziarono
a raggiungere questa regione dall’Inghilterra, dall’Irlanda e dall’Europa
settentrionale circa 6000 anni fa. L’età del ferro si manifestò
in Scozia verso il 500 a.C. con l’arrivo dei celti dall’Europa,
e nelle Highlands, che sfuggirono al controllo romano, durò fino all’era
cristiana.
La Scozia, che allora si chiamava Alba, fu soggetta a due tribù
celtiche, i Piti e i Britanni, alle quali dal VI secolo d.C. si aggiunse una
terza tribù celtica, quella degli Scoti provenienti dall’Irlanda
del Nord (Scotia). Pur essendo molto diverse, tutte queste tribù
si convertirono al cristianesimo verso la fine dell’VIII secolo, epoca
in cui comparvero nuovi invasori. Le razzie dei Normanni iniziarono infatti
nell’ultimo decennio dell’VIII secolo, e per quasi cinque secoli
questo popolo mantenne il controllo di tutte le coste occidentali dell’isola.
I Piti e gli Scoti strinsero rapporti sia per fronteggiare la minaccia dei Normanni
sia a causa della loro conversione al cristianesimo. Le nozze tra i membri delle
due famiglie reali videro uno scoto salire al trono di Alba, e in seguito
gli Scoti acquisirono un grande ascendente culturale e politico tanto che Alba
passerà alla storia come Scotia.
Nell’XI secolo Malcolm III e la sua regina inglese fondarono la dinastia
Canmore, i cui abili governanti scozzesi introdussero il nuovo sistema di governo
e le istituzioni religiose anglo-normanne.
Il XVII secolo portò con sé differenze di religione e guerre civili,
e mentre tutta l’Europa combatteva per rendersi indipendente da Roma,
la Scozia era ulteriormente divisa tra i presbiteriani, che rifuggivano da ogni
rituale e si opponevano ad ogni tipo di gerarchia, e i meno radicali protestanti,
assai più simili agli anglicani che vivevano a sud del confine. Le guerre
devastarono il paese e la sua economia, facendo crescere l’ostilità
contro gli Inglesi. Graham di Claverhouse si mise a capo di un gruppo di Highlanders
e nel 1689 costrinse le truppe inglesi a ritirarsi dopo la battaglia di Killiecrankie,
nei pressi di Pitlochry.
In seguito all’Atto di Unione del 1707, che riuniva Inghilterra e Scozia
sotto un unico parlamento, i giacobiti, che non avevano mai avuto un gran seguito
fuori dalle Highlands, si ribellarono. Con le rivolte del 1715 e del 1745 tentarono
di rimpiazzare la dinastia degli Hannover con i cattolici Stuart, nelle persone
di Giacomo Edoardo Stuart (figlio dell’esiliato Giacomo II) e del Bel
Principe Carlo Edoardo Stuart (Bonnie Prince Charlie, figlio di Giacomo Edoardo).
In seguito alla disastrosa sconfitta dei giacobiti nel 1745 il governo vietò
la formazione di milizie private, e proibì inoltre agli scozzesi di indossare
il kilt e di suonare la cornamusa. Molti giacobiti furono deportati
o giustiziati, mentre ad altri furono confiscate le loro terre.
A metà del XIX secolo l’aumento della popolazione, la povertà
e la carestia di patate degli anni ’40 portarono al tragico episodio detto
Highland Clearances (Rimozioni dalle Highlands), quando la popolazione
fu costretta a emigrare (spinta a imbarcarsi con la forza o con l’inganno)
per il Nord America, l’Australia e la Nuova Zelanda. Chi era rimasto,
dovette trasferirsi in piccoli poderi detti Crofts, con affitti estremamente
esosi che rendevano precaria la vita quotidiana, e i pascoli comuni furono confiscati
e trasformati in recinti per pecore o cervi. Negli anni ’80 del XIX secolo
i crofter si ribellarono ottenendo maggiori sicurezze.
A metà del XX secolo un importante progetto di sfruttamento delle abbondanti
riserve idroelettriche delle Highlands aprì la regione allo sviluppo,
migliorandone notevolmente lo standard di vita. La scoperta di giacimenti di
petrolio e di gas nel Mare del Nord negli anni ’70 portò la prosperità
ad Aberdeen e dintorni, e anche nelle Isole Shetland, anche se buona parte degli
introiti defluivano nelle casse dell’Inghilterra. Questo fatto, unito
alle acquisizioni di aziende scozzesi da parte di ditte inglesi, ha alimentato
il sentimento nazionalista in Scozia.
Varie industrie (fortemente sovvenzionate) vennero avviate nelle Highlands,
ma poche sono sopravvissute. Negli anni ’90 Inverness si è sviluppata
particolarmente in fretta, a mano a mano che la gente si riversava nelle tranquille
e non inquinate Highlands in cerca di uno stile di vita migliore.

Dal 1979 al 1997 gli scozzesi sono stati amministrati da un governo inglese
conservatore, per il quale la maggioranza di loro non aveva votato, e ovviamente
i sentimenti nazionalisti si sono rafforzati. Il referendum indetto nel 1997
per la creazione di un parlamento scozzese ha avuto esito positivo, e il primo
incontro ufficiale si è svolto nel 1999, aprendo un’era di ottimismo
ed orgoglio nazionale.
La data dell' 11 Ottobre 2004 conclude positivamente il processo di 'istituzionalizzazione
nazionale', anche se contestualmente apre ulteriori problemi di natura politica
e sociale: quel giorno infatti è stato inaugurata la sede del nuovo Parlamento
Scozzese, posta di fronte ad Holyrood House, la residenza in Scozia della Regina
d'Inghilterra.
Alle porte delle Highlands
Le Highlands non sono soltanto le Terre dei Clan, degli Highlanders e dei
Laghi (Lochs); esse sono anche terre ricche di leggende e di magia,
di eventi soprannaturali, di maghi e di stregoni.
I Druidi erano i sacerdoti dei Piti, i quali seguivano
la conoscenza della natura, e la ricerca del Supremo Essere.
Erano seguaci del Culto del Sole, ed erano organizzati in una sorta di caste,
quali Consiglieri di re (intermediari tra la divinità e il sovrano);
Magistrati (o Brithem, che conoscono, interpretano ed applicano la
complessa legislatura trasmessa per via orale); Storici (Sencha, incaricato
di tramandare la memoria collettiva di una società che si basava sulla
parola); Invocatori (Cainte, al quale spettava il compito di lanciare
maledizioni e benedizioni e di evocare gli spiriti attraverso il canto magico);
Narratori (Scelaige, esperto dei racconti epici); Erboristi (Dogbaire,
grande conoscitore di erbe inebrianti e di droghe allucinogene); Medici (Liaig,
in grado di combinare i rimedi magici con quelli scientifici, come la chirurgia,
che era praticata ad un livello impressionante, e alle piante curative); Vati
(i veggenti, in grado di leggere nel tempo); Bardi (Cruitire, l'arpista,
in grado di suonare con tecniche così raffinate da suscitare ilarità,
pianto o sonnolenza nei suoi ascoltatori, secondo i suoi desideri).
Infine vanno menzionate due tra le creature che popolano le Highlands, creature
appartenenti al Mondo Fatato, ma che si crede interagiscano frequentemente con
gli Uomini.
I Glaistig sono creature che appaiono sempre in
forma femminile, un esseri tutelari che abitano i fiumi e i laghi, e hanno un
particolare affetto per gli animali e per i bambini.
Quando si rende visibile agli esseri umani, sembra che il Glaistig appaia come
una creatura metà donna e metà capra; altre volte come una donna
con lunghi capelli lucenti, vestita di verde.

I Glaistig usano sorvegliare pecore e mucche, per proteggerle
dai pericoli. Spesso, quando gli adulti sono impegnati nelle loro faccende,
essi intrattengono i bambini con divertimenti e giochi. A questo proposito si
dice infatti che molti Glaistig scelgano di appartenere ad una famiglia, e di
assisterla come spiriti guardiani.
In molte parti delle Highlands offerte di latte e cibo vengono lasciate all'aperto,
per far sì che queste entità si mantengano fedeli alla famiglia,
e continuino a proteggerla.
C'è tuttavia un altro lato dei Glaistig: queste creature possono infatti
torturare e tormentare, e a volte, fare del male., lanciando maledizioni terribili.
I Kelpie, chiamati anche Cavalli Acquatici o Each
Uisge, sono un altro tipo di creature, che la credenza popolare descrive
come maligne, capaci di attirare molte anime innocenti per condurle alla morte
nella loro tana acquatica.
Sebbene a volte avrebbero la capacità di apparire in forma umana, la
maggior parte dei casi i Kelpie si rendono visibili come superbi cavalli, che
tentano i viaggiatori, spingendoli a cavalcarli; ma una volta montate, le vittime
si accorgono con orrore di non poter più scendere, e così i Kelpie
li trascinano sott'acqua, dove possono divorarli.

Più spesso questi esseri malvagi appaiono come cavalli
neri; presso il fiume Spey, tuttavia, si pensa che i Kelpie che vi
abitano possano trasformarsi in cavalli bianchi. |
|
|
LOCH NESS
Con le sue 23 miglia di lunghezza (circa 36 Km), è
il lago più lungo della nazione; le sue acque, quasi sempre scure e fangose,
conoscono profondità ancora oggi non del tutto sondate. Loch Ness è
circondato da montagne aspre e ripide, ricoperte da boschi che giungono fino
alle sue rive.
Com'è noto, tuttavia, la fama che il lago ha raggiunto nel mondo è
dovuta al mistero del suo presunto 'abitatore': Nessie, o 'Mostro di
Loch Ness', una creatura che abiterebbe le profondità del lago da secoli.

Il maggior numero di avvistamenti è avvenuto secondo
le cronache nei pressi di Drumnadrochit, dove sorge, su uno sperone
di terra che sporge nel lago, il Castello di Urquhart, oggi un ottimo richiamo
per i turisti.
Sembra che la prima segnalazione di un 'animale acquatico' provenga dalla biografia
di San Columba, scritta intorno al diciassettesimo secolo da San Adamnan. San
Columba avrebbe infatti narrato di un'aggressione subita da uno dei suoi monaci
ad opera di una creatura acquatica di enormi dimensioni.
E' con la costruzione della strada che percorre tutto il perimetro del lago
(1930) che gli avvistamenti aumentano. Nel 1934 il Daily Mail di Londra
pubblicò la foto che ancora oggi è tra le più discusse:
quella scattata dal medico inglese R.K.Wilson, che ritrae la testa e il collo
di una creatura che emerge dalle acque.
Gli avvistamenti si sono susseguiti fino a tempi molto recenti. Tuttavia le
acque scurissime del lago hanno reso molto difficile la ricerca di Nessie. Molte
spedizioni scientifiche infatti hanno tentato di risolvere il mistero con sonar
di profondità e telecamere acquatiche, senza però arrivare a conclusioni
soddisfacenti. Il più soddisfatto di tutti è senz'altro il business
del turismo, che attira migliaia di curiosi ogni anno; intorno al lago, oltre
al già citato Castello di Urquhart, è possibile visitare 'The
Original Loch Ness Monster Exhibition', una mostra-museo a Drumnadrochit
sulla creatura del lago.
Per i più curiosi, alcuni siti sono da tempo collegati con delle web-cam
marine che monitorano il fondo di Loch Ness alla ricerca di movimenti sospetti.
Da segnalare però che molte di queste web-cam sone state disattivate. PERCORSO

Da Edimburgo, seguire la
A90 verso Forth Road Bridge, direzione Nord; superare il ponte e prendere
la M90 fino Perth; prendere la A85 verso Ovest in direzione Crianlarich;
a Crianlarich, deviare verso Nord sulla A82 direzione Fort William;
superare Fort William, sempre tenendo la A82, fino a Fort Augustus,
sulle rive Sud di Loch Ness.
Lunghezza del percorso: 153.6 miglia circa
(245.7 Km)
Durata del tragitto: 2 h 46 min circa
Da Glasgow, seguire la A82
verso Nord, direzione Crianlarich; superare Criamlarich e
continuare verso Nord, tenendo la A82, direzione Fort William; superare
Fort William e proseguire sulla A82 direzione Nord fino Fort Augustus,
sulle rive sud di Loch Ness.
Lunghezza del percorso: 132.7 miglia circa (212.3
Km)
Durata del tragitto: 2 h 41 min circa CRONOLOGIA DEGLI AVVISTAMENTI

565 d.C. - San Columba, secondo il resoconto di Adamnan, camminava lungo la
costa di Loch Ness da solo, quando vide un'enorme creatura acquatica in procinto
di attaccare un uomo che stava nuotando. Il santo ordinò allora al mostro
di andarsene nel nome di Dio, ed egli obbedì.
San Columba incontrò il mostro una seconda volta, mentre stava in agguato
in attesa di una vittima. Questa volta il santo tuonò un terribile monito
alla creatura: di non fare mai più del male ad un essere umano. Da quel
momento le cronache non riportano più episodi di aggressioni o minacce
da parte del mostro.
1889 - Due pescatori dalla loro imbarcazione vedono una sagoma enorme emergere
dall'acqua e muoversi a grande velocità.
1892 - Altri due pescatori, presso la foce del fiume Moriston, avvistano una
grossa creatura, dalla testa simile a quella di un'anguilla, e con una coda
lunga 10-14 piedi.
1929 - Due guardiacaccia notarono sul pelo dall'acqua una forma scura. Pensarono
dapprima che potesse trattarsi di un tronco galleggiante; poi, con l'aiuto di
un binocolo, si accorsero che si trattava di una creatura vivente di proporzioni
gigantesche. Riuscirono a seguirla per un miglio circa, prima di vederla immergersi
nelle acque scure del lago.
1930 - Ancora un avvistamento da parte di un pescatore, che da quel giorno
proibì alla moglie di lavare gli abiti in acqua.
1933 - L'Inverness Courier stampa in prima pagina le dichiarazioni
di una coppia residente nella zona, la quale affermava di aver visto un'enorme
creatura increspare le acque del lago.
Pare addirittura che quello stesso anno il mostro sia stato avvistato sulla
terraferma. Protagonisti i coniugi Spicer, che mentre tornavano a Londra in
automobile, costeggiando il lago videro il mostro uscire dai boschi, attraversare
la carreggiata e immergersi nelle acque per mangiare un animale catturato sulla
terraferma. La 'febbre' di Nessie era cominciata.
disegno
di un plesiosauro sulla terraferma
Il magistrato Alex Campbell afferma di aver visto un essere enorme emergere
dalla superficie del lago per più di due metri, con un collo lungo e
un corpo scuro delle dimensioni di più 10 piedi.
1934 - anno della prima foto, la più controversa mai scattata al Mostro
di Loch Ness: R.K.Wilson, chirurgo di Londra, immortala sulla pellicola un lungo
collo che emerge dalle acque, e una gobba che sembra essere la parte superiore
di un corpo gigantesco. La foto sarebbe stata scattata a Invermorison, ad una
distanza di circa 300 metri.
foto (sinistra)
e ricostruzione grafica (destra) 
Stesso anno, situazione differente: lo studente Arthur Grant vide la creatura
in una notte di luna piena. Lo descrisse come un essere dalla testa conica e
dal collo sinuoso, molto veloce nei suoi spostamenti grazie a pinne membranose;
quello che più impressionò il ragazzo furono gli occhi, larghi
e incassati nel capo. Le mandibole dell' animale erano enormi, e la sua pelle
, di un grigo scurissimo, luccicava alla luce della luna.
Da segnalare anche la 'nascita' del primo ricercatore del Mostro di Loch Ness:
il Comandante Rupert Gould, il quale pubblicò anche un libro, 'The Loch
Ness Monster', dove ipotizzò che l'essere fosse rimasto intrappolato
nel lago da tempi remoti.
1952 - Il lago venne scelto come teatro di un'esibizione di motoscafi
ad alta cilindrata. John Cobb, pilota del Crusader, perse la vita in
un incidente. Tra il pubblico girò la voce che Nessie fosse
emersa all'improvviso proprio sulla traiettoria di Cobb, provocando l'esplosione
del barca.
1960 - Il primo filmato del mostro. Tim Dinsdale si trovava presso la foce del
fiume Foyers, e riesce a catturare l'immagine di una gobba che si muove in lontananza.
Dinsdale la segue per pochi attimi prima di perderla.
fotogrammi
dal filmato di T.Dinsdale 
Una fotografia fu scattata invece da Maurice Burton, ad una massa scura nel
mezzo del lago, circondata da schiuma biancastra. Secondo il suo racconto, la
creatura si sarebbe immersa pochi secondi dopo la fotografia.
Nel luglio di quell'anno Eric Robinson e la sua famiglia si trovavano in una
roulotte vicino alla località di Glen Fintaig, quando videro
quello che, in un primo momento, considerarono un'alta onda, ma che attraverso
i binocoli gli si rivelò essere una grande creatura vivente. Essa cominciò
a muoversi ed essi ebbero modo di notarne il dorso roseo; fino a quando, improvvisamente,
il mostro iniziò a rotolare su sè stesso. A questo punto tutta
la famiglia vide apparire qualcosa simile ad una pinna (o forse un'ala). Dai
loro resoconti risulta che il corpo della creatura avesse una lunghezza di circa
di 15 - 20 piedi e una lunghezza totale di 30 - 40 piedi. Era scura nella parte
superiore del corpo e più chiara in quella inferiore. Questo avvistamento,
seppur suffragato da minor particolari ricostruttivi, fu testimoniato da ben
altre nove persone.
1961 - Viene fondato, dietro la spinta del deputato David James, il Loch
Ness Investigation Bureau.
1964 - Un team di ricercatori di Oxford e Cambridge ottiene al sonar un'eco
anomalo, come di una grande massa in movimento. Messe le imbarcazioni in acqua,
cominciano la ricerca ravvicinata, senza mai riuscire ad individuare la fonte
del suono.
1967 - Richard Raynor dal limite Nord di Loch Ness filma una forma solida in
movimento, che produce una scia dietro di sè.
1968 - Ricercatori dell'Università di Birmingham diretti dal Prof. D.G.
Tucker, rilevano con un sonar digitale più di un segnale anomalo, di
'qualcosa' che si muove a grande velocità.
Lo stesso anno viene immerso nelle acque del lago un piccolo sommergibile, il
Pisces. A 170 metri di profondità viene rilevato un'eco; la
distanza dalla fonte del suono viene calcolata in 200 metri dal sottomarino.
Ma quando il mezzo tenta di avvicinarsi di più, il suono scompare.
Un altro sottomarino, il Viperfish, di proprietà
dell'americano Dan Taylor, tenta l'impresa di identificare la creatura, senza
tuttavia ottenere risultati.
1970 - I ricercatori utilizzano per la prima volta apparecchi
fotografici subacquei. La foto più interessante è senza dubbio
quella che ritrae una pinna di dimensioni notevoli, ma non ancora classificata.
la controversa foto della pinna sconosciuta
1975 - Il Prof. Robert Rines mostra l'immagine subacquea di un corpo affusolato
all' estremità del quale si allunga un collo rettiloide.
Margareth Sargent di Fort William, mentre passava nei pressi del lago, ebbe
modo di notare una scia che increspava la superficie piatta del lago. Lei e
le persone che l'accompagnavano videro allora una massa scura al centro della
scia. La Sargent tentò di scattare una foto ma non fece in tempo: l'essere
si immerse in acqua e quello che si riuscì ad immortalare fu soltanto
la scia bianca.
1977 - Anthony Shiels riesce a scattare
la foto di un animale il cui collo chiaro emerge dalla superficie dell'acqua.
Nella sua descrizione il mostro aveva la pelle liscia e luccicante, di colore
verde-marrone, ma con il ventre più chiaro.

1982 - La canadese Jennifer Bruce scattò durante una gita una foto che
ritrae Nessie al centro del lago, in movimento.
1996 - Numerosi dipendenti ed ospiti del
Letterfinlay Lodge Hotel videro una non meglio identificata creatura
che si muoveva in modo strano attraverso l'acqua del lago di Lochy,
nel lato opposto all'albergo.
1997 - Alastair Stevenson, guardacaccia, raccontò che una creatura lunga
dai 15 ai 20 piedi gli strappò di mano la sua canna da pesca mentre stava
pescando nel lago. Parlò di una somiglianza, nella forma e nelle dimensioni,
con una 'barca a remi'. |
|
|
IPOTESI
Una prima congettura riguarda direttamente l' aspetto
geo-morfologico del lago: diecimila anni fa, quando i ghiacciai ricoprivano
la Scozia, il Loch Ness presumibilmente doveva comunicare con il mare aperto
mediante un canale più ampio di quello attuale (Fiume Ness a Nord). Quando
i ghiacciai si sciolsero, e il livello del suolo si innalzò, il lago
rimase, per così dire, racchiuso all'interno dei monti, isolato dal mare.
Si ipotizza pertanto che qualunque creatura possa abitare le acque scure di
Loch Ness, sia là sotto da meno di diecimila anni.
Il lago è caratterizzato da una temperatura stabile
e costante, ancorchè piuttosto fredda. In estate la temperatura può
arrivare fino a 12° C; nonostante ciò, al di sotto dei tre metri
di profondità non crescono organismi vegetali, tanto per il colore scuro
delle acque (che non lascia penetrare la luce del sole) quanto per la conformazione
del terreno circostante.
La scarsa presenza di piante induce perciò a pensare che Nessie non sia
un animale erbivoro.
Si è parlato poi di plancton come fonte di nutrimento
della creatura, ma anche qui è da notare la sterilità del lago
in questo senso; si deve aggiungere poi che, stando alle descrizioni degli avvistamenti,
il Mostro di Loch Ness possiede caratteristiche fisiche completamente diverse
rispetto agli animali che si nutrono di plancton (come i cetacei).
E se si nutrisse di sedimenti organici? Il lago sembra essere carente anche
di questo elemento.
Rimane il pesce, specialmente il salmone, che ogni anno risale la corrente,
proveniente dal mare, per deporre le uova. Si è pensato che proprio i
salmoni possano costituire la dieta principale della creatura, e a sostegno
di questa ipotesi sarebbe l'incremento di avvistamenti nel periodo della migrazione
dei pesci, vicino alle foci dei fiumi che si gettano nel lago.
Sul tipo di creatura, e cioè su una sua possibile collocazione zoologica,
si sono fatte numerose ipotesi.
1) Vertebrato o Invertebrato? Sicuramente un vertebrato, presumibilmente con
una matrice ossea sviluppata e con un apparato respiratorio adatto a nuotare
a grandi profondità e per lungo tempo.
2) Anfibio? Gli anfibi non hanno la necessità di uscire spesso in superfice,
vanno in letargo e si riproducono sott' acqua; ma non sono mai stati scoperti
anfibi marini.
3) Rettile? Ma a questa ipotesi osta la temperatura del lago,
troppo bassa per un animale a sangue freddo. In quanto rettile, Nessie
dovrebbe emergere diverse volte al giorno per respirare, e uscire dall' acqua
per deporre le uova sulla terraferma. L'animale potrebbe scegliere la notte
per le sue emersioni, il lago è molto vasto e al centro la visibilità
è praticamente nulla dalle rive, anche se si tratta di un animale di
grosse dimensioni. Potrebbe non riprodursi, anche se un animale della longevità
dell'ordine di un migliaio di anni sembra improbabile.
Secondo le descrizioni dei testimoni, la creatura assomiglierebbe ad un Plesiosauro,
rettile vissuto nel periodo Giurassico, 150 milioni di anni fa, durante l' Era
Mesozoica.
Il Plesiosauro viveva generalmente lungo le coste o nelle lagune; per tale ragione
questi rettili avevano modificato i loro arti in pinne natatorie, così
da permettere loro di nuotare come le attuali otarie. Era un dinosauro carnivoro
e spesso si cibava di pesci e di altri animali che vivevano sulle coste o nell’acqua.

Non si sa se questi rettili depositassero le uova sulla terraferma o se partorissero
come gli ittiosauri (ovovivipari).
Il plesiosauro era lungo 5,60 metri,alto un metro e pesava 400 kg. Alcune specie
però raggiunsero i 15 metri di lunghezza.
La testa, abbastanza piccola, era munita di una poderosa dentatura: i denti,
aghiformi, erano numerosi ed affilati. Il collo, molto lungo, serviva per afferrare
pesci o altre prede con estrema facilità e rapidità.
I Plesiosauri furono scoperti per la prima volta nel 1821 e destarono grande
curiosità in quanto sino ad allora non si conoscevano rettili marini
fossili. Interessantissimi ritrovamenti di plesiosauri sono stati fatti in Inghilterra,
Germania e Svizzera.
Non pare così inverosimile, a chi sostiene questa ipotesi, che un animale
di questo genere abbia potuto adattarsi alle condizioni del Loch Ness. I rettili
ed i mammiferi dell' età secondaria avevano pelle impermeabile e il loro
apparato respiratorio comprendeva sia polmoni sia un sistema che assicurava
una certa libertà di azione sottomarina.
4) Pesce? Questa ipotesi potrebbe spiegare le rare comparse in superficie (anche
se obiettivamente avrebbero dovuto essere essere nulle). Sfortunatamente, la
maggior parte delle testimonianze non descrive Nessie come un pesce. Dal canto
loro, gli abitanti della regione del Loch Ness asseriscono che potrebbe trattarsi
di un' 'anguilla gigante', di specie sconosciuta.
E, in effetti, i rilevamenti effettuati per mezzo del sonar possono suggerire
movimenti paragonabili a quelli delle anguille.
5) Mammifero? La maggior parte delle foche, per esempio, si trova a suo agio
anche in acque con temperature molto basse. Perchè quindi, la creatura
del lago non potrebbe essere una specie di foca dal collo lunghissimo? Ma con
questa ipotesi si scontra la valida opposizione costituita dal problema della
riproduzione: le foche si accoppiano sulla terraferma, dove allevano i loro
piccoli. Inoltre hanno bisogno di emergere regolarmente per respirare. |
|
|
|
|
17/03/2016 16:07:28 |
|