INDAGINI/In Italia

Alla ricerca della Regina delle Fate: L'Urlo della Sibilla

Cronaca di uno straordinario incontro...

ITINERARIO

                                              
Per Montemonaco (AP): Si arriva da nord e da sud lungo l'autostrada A14 Bologna-Taranto o dalla strada statale parallela SS16. I capoluoghi provinciali e i centri di maggiore interesse sono raggiungibili tramite strade che "a pettine" si staccano dalla costa verso l'interno: la SS3 Flaminia da Roma attraversa l'Umbria e termina a Fano, la SS76 segue l'Esino da Fabriano verso Jesi e Ancona, la SS77 collega Foligno a Civitanova Marche passando per Tolentino e Macerata, la SS4 Salaria collega Roma e Rieti ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

Montemonaco - Rifugio Sibilla: Uscire dal paese in direzione Montegallo ed a soli 500 mt fuori dal paese, si deve seguire le indicazioni per le Gole dell’Infernaccio. Dopo circa 4 km si arriva ad un bivio con indicazioni sulla sinistra per il Rifugio Sibilla. Prendere la strada brecciata (ghiaiata) e proseguire per i tornanti per altri 5 km. Questa strada può essere attraversata con semplicità da qualsiasi tipo di macchina. Dopo aver raggiungo il Rifugio Sibilla a 1540 mt. si deve parcheggiare per proseguire a piedi.

Rifugio Sibilla - Monte Sibilla: (1° Percorso) continuare sulla strada sterrata proprio a fianco del rifugio, salire lentamente in quota, ed arrivare alla Grotta delle Fate per poi arrivare sulla cima del Monte Sibilla. (2° Percorso) prendere il sentiero dietro il rifugio e salire immediatamente (in maniera più ripida) in quota, percorrere tutta la cresta, arrivare alla Grotta delle Fate e poi raggiungere la cima del Monte Sibilla.

CRONACA DI VIAGGIO

Dodici anni dopo la spedizione sul Monte Vettore, ci troviamo nuovamente ai piedi dell'immenso anello dei Monti Sibillini. Sappiamo l'importanza simbolica di questi monti, avvertiamo l'energia che sprigiona dalle vette coperte di nubi o bruciate dal Sole.
Dodici anni dopo la spedizione sul Monte Vettore (vedi SULLA VIA DEI NEGROMANTI: MONTE VETTORE), ci troviamo nuovamente ai piedi dell'immenso anello dei Monti Sibillini. Conosciamo l'importanza simbolica di questi monti, dove si avverte l'energia che sprigiona dalle vette coperte di nubi, tanto quanto sono sfuggenti i misteri nascosti nel silenzio delle valli bruciate dal Sole . Partiamo un Venerdi' mattina dalla gola dell'Infernaccio nei pressi di Rubbiano (779mt s.l.m.) e percorriamo il sentiero che costeggia il Monte Zampa per diversi chilometri, con l'intenzione di intercettare la strada sterrata che sale fino al Rifugio Sibilla 1540. Copriamo l'ultimo tratto percorrendo un sentiero non tracciato e con un dislivello importante, attraverso una zona di alberi radi dove si notano tracce di rimboschimento. Giunti alla fine della salita ci ritroviamo a poche centinaia di metri dal Rifugio e percorriamo la strada bianca che ci separa dalla prima tappa della giornata.
Il Rifugio Sibilla e' situato a 1546 mt s.l.m.e possiede una fonte di acqua sorgiva che usiamo per rifornire la nostra scorta d'acqua. Per le successive 24 ore non avremmo trovato piu' fonti sul nostro itinerario.
Ripartiamo dopo la sosta e saliamo fino alla cresta, dove arriviamo al tramonto, in tempo per scegliere il luogo adatto per il campo. Pernottiamo a circa 1900mt s.l.m. in un piccolo avvallamento roccioso, godendoci la vista di una luna rossa che sorge dalla valle Picena, popolando il massiccio montuoso di migliaia di ombre. Dall'altra parte, verso Nord (prima che il cielo diventasse troppo chiaro) osserviamo Venere e Giove allineati alla loro minima distanza.
La mattina dopo all'alba ci muoviamo per raggiungere la tappa principale del nostro itinerario: la Grotta delle Fate o Grotta della Sibilla (2150mt s.l.m.), dove giungiamo in tarda mattinata percorrendo tutta la cresta del Monte dal lato Sud Sud-Est.
La sosta alla grotta dura il tempo necessario per osservare e documentare quello che rimane dell'entrata, consumare il pranzo e riposare. Saliamo poi sulla cima del Monte Sibilla (2173mt s.l.m.) e percorriamo la cresta Ovest fino a ricongiungerci con la strada bianca che sale dal Rifugio Sibilla; Da li' decidiamo di tagliare per i pascoli a Nord del Sibilla per arrivare qualche ora dopo ai ruderi del Casale Lanza, situato a monte della macchia boschiva che circonda le sorgenti del Tenna. Nei pressi di quel casolare montiamo il campo per la seconda notte.
E' da li' che, seduti al tramonto su una collina rivolta sulla gola dell'Infernaccio, ammiriamo la splendida immagine della Regina Sibilla proiettata sulla parete del Monte Priora.